Van De Sfroos a Milano:
“Arcimboldi” è sold out

Il concerto L’artista comasco stasera in una delle tappe più attese del suo “Manóglia tour” che si annuncia intimista come l’album, con mood acustico

È arrivato il gran giorno degli Arcimboldi: Davide Van De Sfroos stasera approda nel teatro milanese per quello che si preannuncia come uno dei concerti più importanti di questo “Manóglia tour”, che fa riferimento all’album forse più intimistico tra quelli realizzati dal cantautore lariano nel corso della sua lunga carriera.

«Mi sono abituato, suonando nei teatri, a comprendere che proprio per il tipo di acustica e di attenzione del pubblico, una sezione ritmica troppo pesante in questo luogo risulta inutile – aveva spiegato l’artista – Quando poi hai a che fare con un disco come “Manóglia”, che è addirittura acustico, sarebbe addirittura sciocco esagerare o mettere in scaletta, al fianco di questi brani, brani totalmente differenti dal punto di vista dell’arrangiamento e dello spirito. Però la provocazione c’è: abbiamo svuotato alcuni brani storici rendendoli più morbidi, più acustici e dilatati, magari aggiungendo qualche ritmica interessante a nuovi brani come “Zia Nora” o “La ballata del mascheraio”. Poi, ovviamente, proprio per uno spettacolo di questo tipo, nella creazione della scaletta abbiamo cercato dei brani che possano star bene con questo mood.

Il 6 aprile a Como

Siccome il disco è diventato molto concettuale dal punto di vista dei colori e dei suoni, siamo andati a riprendere alcuni brani del passato che stanno bene dentro la sfera di “Manóglia”. Abbiamo pensato a una batteria con ampio respiro, con anche delle spazzole, percussioni presenti ma morbide.

L’organico della band c’è, come la ritmica, non può essere tutto vuoto. Sicuramente non mancano in scaletta pezzi del passato, con brani che sono nati già un po’ in “stile Manóglia”, altri li abbiamo adattati al mood acustico con un pizzico di arrangiamento.

La missione è quella di creare uno spettacolo che abbia una giusta credibilità di suono, tra canzoni nuove e più datate. L’avventura si fa interessante». Sul palco Davide Van De Sfroos sarà accompagnato da Angapiemage Galiano Persico (violino, mandolino e percussioni), Paolo Cazzaniga (chitarra acustica ed elettrica), Andrea Cusmano (fisarmonica, trombone, flauti, plettri etnici), Daniele Caldarini (pianoforte, tastiere e plettri), Silvio Centamore (batteria e percussioni) e Matteo Luraghi (basso e plettri). Le “foglie di magnolia” ci sono tutte. A queste si sono aggiunti brani dal passato recente (la rara “Gira gira” da “Goga e Magoga”) e, procedendo a ritroso, la sanremese “Yanez”, “Il costruttore di motoscafi”, “Il minatore di Frontale” e “New Orleans” da “Pica!”, “Nona Lucia” e “Akuaduulza” dall’album omonimo, “El mustru” e “Me canzun d’amuur en scrivi mai” da “E semm partii” fino alle immancabili “Ninna nanna del contrabbandiere” e “Pulenta e galena fregia” da “Breva & Tivan” e il gran finale su “La curiera”. Ma per un’occasione speciale come questa potrebbe esserci anche qualche sorpresa. Il concerto è sold out, come quelli che si terranno a Lecco il il 21 e 22 marzo. Qualche posto è ancora disponibile per il Lac di Lugano il 2 marzo mentre per il 6 aprile a Como è aperta la lista dei palchi per il Teatro Sociale.

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