Il caso delle elezioni del comitato regionale: rischio ingovernabilità

Dilettanti Se come presidente, infatti, è stato confermato l’uscente Sergio Pedrazzini, le società hanno eletto 12 consiglieri della lista avversaria

Sono giorni di grande incertezza sul futuro del calcio dilettantistico lombardo e comasco. La giornata di sabato, che doveva essere decisiva per decretare la linea politica dei prossimi anni, con l’elezione del presidente e del consiglio direttivo del Comitato Regionale Lombardia Lnd-Figc ha, in realtà, avuto effetto opposto. Il risultato è stato senza precedenti: se come presidente, infatti, è stato confermato l’uscente Sergio Pedrazzini, che ha battuto la rivale Valentina Battistini per 361 voti a 329, circa 1200 società aventi diritto hanno eletto 12 consiglieri su 13 appartenenti alla lista avversaria.

Tra questi c’è anche il menaggino Alessandro Danieli, settimo per preferenze (223), neanche troppo distante dalla più votata Francesca Bonfogo (247). «Ringrazio le società che hanno votato me e gli altri – dichiara Danieli – Metterò il massimo impegno, oltre a competenza e passione, per ascoltare e risolvere i problemi di tutti». La questione, però, è che, alla luce dei risultati delle votazioni, si rischia l’ingovernabilità. Il presidente Pedrazzini si ritrova con un Consiglio in cui, l’unico consigliere superstite della propria lista è Martino Arosio, il decimo più votato con 199 preferenze. A rincarare la dose, c’è anche il fatto che pure i 18 delegati assembleari e i 5 revisori dei conti eletti sono tutti della lista Battistini. Al momento, regna l’impasse. Tutto fermo, fino al primo Consiglio direttivo, che verrà convocato a giorni. Da un lato, i consiglieri della lista Battistini auspicano le dimissioni di Pedrazzini, dall’altro, però, il presidente eletto potrebbe rivendicare la propria vittoria, chiedendo, invece, le dimissioni dei consiglieri.

«Il Comitato deve andare avanti – prosegue il menaggino – Fermarsi significa mettere in crisi le società. Personalmente, credo che il risultato dei consiglieri sia merito di Battistini, che merita di essere la nuova presidente». Nel frattempo, trattandosi di un caso più unico che raro, all’interno del Crl si sta consultando attentamente il regolamento per capire i possibili scenari. La speranza di Danieli e del resto della sua squadra è che, qualora Pedrazzini rassegnasse le proprie dimissioni, si torni a votare solamente per l’elezione del presidente, mantenendo il Consiglio direttivo, ma c’è il rischio che l’elezione debba essere completamente ripetuta o, peggio, che si vada verso un commissariamento. Nel frattempo, Pedrazzini e la sua squadra, in cui figura anche il comasco Mario Tavecchio, che non è stato rieletto, si sono chiusi nel silenzio, in attesa di valutare la situazione politica. Per avere risposte occorrerà attendere il primo Consiglio utile in cui, le due fazioni in gioco, dichiareranno le proprie intenzioni. Nel frattempo, il mondo del calcio dilettantistico lombardo e comasco tiene il fiato sospeso.

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