Ottolina&Boldini, salvezza azzurra

L’Arcellasco ha centrato l’obiettivo (restare in Eccellenza) grazie alla doppia sfida playout

Ottolina&Boldini, una salvezza azzurra: due ex giocatori del Como, ds e allenatore, hanno centrato il traguardo con l’Arcellasco. Lottando fino all’ultimo minuto dell’ultima partita. Una frase, quasi un mantra, che se non era stampato all’ingresso del centro sportivo, è sempre stata impressa quantomeno nella testa di ciascuno dei giocatori e addetti ai lavori dell’Arcellasco, fin dall’inizio della stagione. Un credo chiaro, sul quale lavorare tutti insieme, fino al triplice fischio della gara di ritorno dei playout del girone B di Eccellenza, contro il Calolziocorte, che ha sancito, nonostante la sconfitta per 2-1, con brivido finale, la permanenza degli erbesi in categoria in virtù del 2-0 dell’andata.

«Devo fare i complimenti ai ragazzi – commenta il direttore sportivo Alfredo Ottolina –. Per tutti i 180 minuti hanno cercato di fare la partita, pur con un po’ di sofferenza alla fine e un po’ di fortuna. Siamo contentissimi, ce lo siamo meritati». Sfatato, nel momento più importante, il tabù Calolziocorte: i lecchesi, infatti, si erano imposti un anno fa nei playoff di Promozione e, anche quest’anno, avevano sempre fatto soffrire la squadra di mister Simone Boldini, brava a cambiare la musica nell’atto decisivo. «Ho grande stima per il Calolzio – prosegue Ottolina –. Sono ben costruiti, a 360 gradi. Abbiamo ottenuto la salvezza grazie a una prova perfetta, soprattutto all’andata, attenta dietro e in mezzo al campo e concreta davanti». Il miglior epilogo per una stagione fatta di alti e bassi. Dopo un avvio positivo è arrivato un momento difficile, culminato con il cambio di allenatore, da Cavalli a Boldini. Da lì c’è stata una netta ripartenza, vanificata da un calo nel mese di marzo, senza il quale, forse, non sarebbe stato necessario passare dai playout. «La nostra forza è stata quella di essere consapevoli delle difficoltà che ci aspettavano – rivela il ds –. Eravamo adolescenti per questa categoria e forse anche io ho sbagliato qualcosa in estate».

«La società è stata disponibile ad intervenire sul mercato e a lasciarci lavorare con serenità, credendo in un progetto che non si sarebbe esaurito nemmeno in caso di retrocessione. Sarebbe stata una delusione, non un dramma sportivo. Il gruppo, quindi, è sempre rimasto concentrato sul percorso. E sono stati tutti bravi: chi ha iniziato e chi ha finito la stagione». E dopo l’adolescenza, l’anno prossimo servirà una prova di maturità per confermarsi ancora una squadra da Eccellenza. «Ripartiamo dalla società, forte e con un progetto chiaro – conclude Ottolina –. Vedremo se si affiderà ancora a me e a Loris Cicalese, che ringrazio del prezioso supporto. Se mi verrà confermata la fiducia, lavoreremo con entusiasmo. Ora, però, godiamoci il giorno più bello».

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