Anagramma, sapori comaschi fino in Umbria: «L’orgoglio di essere noi stessi»

Cometa I ragazzi del Pane di Sandro e di Anagramma servono i ministri: «Un’esperienza unica per raccontarci e far assaggiare le nostre specialità»

Vassoi da riempire di cibo comasco e sogni: così i dipendenti di Anagramma e Pane di Sandro, progetti lanciati da Cometa per valorizzare l’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, si sono presentati al G7 di Assisi.

A invitarli è stata direttamente la ministra comasca Alessandra Locatelli, colpita dal loro impegno costante e dalla voglia di fare che li contraddistingue, ormai nota a tutti in città. Gli otto lavoratori di Cometa, insieme ai loro responsabili ed educatori, hanno partecipato all’aperitivo dei ministri del G7, offrendo loro le specialità dei nostri territorio. Ma prima di entrare in scena, si sono presi un momento per raccontare il percorso che li ha portati alle porte del castello di Solfagnano e a diventare protagonisti del primo G7 della storia dedicato ai temi dell’inclusività e della disabilità.

Le testimonianze

«Un’occasione unica per poter raccontare di noi e soprattutto dei ragazzi che lavorano ad Anagramma, il Pane di Sandro e le altre realtà in cui lavoriamo» dice Alessandro Figini, responsabile dell’area lavoro di Cometa. Con lui, nelle sale del Castello di Solfagnano a proporre prelibatezza comasche ai ministri del G7, i ragazzi che da anni lavorano con le realtà di Cometa. Alessandro, Andrea, Francesco, Chiara, Eleonora, Emanuele, Stefano e Fernanda. Alle delegazioni dei Paesi ospiti del G7, i ragazzi di Anagramma e del Pane di Sandro hanno proposto specialità tipicamente comasche: «Abbiamo fatto assaggiare formaggi del lago con il nostro pane - spiega Marco, responsabile dell’area catering - Poi non potevano mancare le alborelle in carpione: abbiamo voluto portare qui i sapori di Como. Il tutto accompagnato dal pane della nostra panetteria».

E in panetteria lavora Francesco, detto “Ciccio”: «Abbiamo preparato il pane con il lievito madre e con vari ingredienti. Non li ricordo tutti ma è davvero buono» dice.

Cometa ha compiuto trent’anni, ma non ha mai smesso di crescere: «Siamo nati con alcune famiglie che hanno deciso di andare a vivere insieme in comunione, aprendo le proprie case all’accoglienza di bambini e di famiglie che avevano bisogno sul territorio - spiega ancora Alessandro Figini - La storia poi è cresciuta. E dal 2015 con Anagramma abbiamo aperto la strada delle attività operative, luoghi che possano dare a tutti opportunità per imparare il lavoro e mettere alla prova le proprie competenze».

A proposito di Anagramma, presenta anche Marcello, il responsabile di un locale nato come una sfida, ma che è ormai un punto di riferimento a Cernobbio: «Le persone ci danno un grande sostegno e ci fanno sentire ben voluti. E noi, con i ragazzi, cerchiamo sempre di dare il nostro massimo. Siamo genuini e sinceri in quello che facciamo e questo è un messaggio che è passato». Eleonora lavora al bar: «Sono arrivata nel 2018. Del mio lavoro piace tutto».

Ultimo nato, il Pane di Sandro di via Carso a Como: «Una bellissima realtà - dice Mariangela, la referente - Siamo una squadra grandissima: è stupendo lavorare con i ragazzi, non diamo il minimo, sono loro che ci danno tutto. La cosa splendida è che il quartiere ci ha dato una bellissima risposta ed è diventato un ambiente famiglia». Con Mariangela, Chiara, specializzata nelle focacce farcite: «Quella che mi piace di più è tonno, radicchio e maionese».

La bellezza di Como, tra emozioni e sapori.

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