Diogene / Como città
Martedì 09 Luglio 2024
Colzani confermato alla guida del Csv: «Tante nuove sfide»
Associazioni Il riconfermato presidente fa il punto della situazione sul suo mandato tra passato e progetti futuri
Il direttivo del Centro Servizi per il Volontariato ha confermato per il terzo mandato il presidente Luigi Colzani. «Come sempre - dice Colzani - il Csv continuerà il suo percorso di affiancamento e assistenza alle associazioni e al Terzo Settore inteso come corpo a sé. Il Covid ha lasciato importanti segnali nel nostro settore, negli anni abbiamo registrato le fatiche delle organizzazioni anche più strutturate. Tutto questo si traduce in una drastica diminuzione del numero dei volontari e la difficoltà crescente soprattutto a trovare chi si faccia carico della responsabilità delle associazioni stesse. I giovani poi rappresentano il punto più clamoroso della trasformazione sociale in atto: non trovano più il loro posto nelle organizzazioni, soprattutto in quelle più “identitarie”».
«Nel mondo del volontariato – continua Colzani – si stanno riverberando tutte quelle insicurezze generali e sociali, frutto di vari fattori come le guerre e il cambiamento climatico e il risultato è che in Italia ci sono 5 milioni di volontari in meno». Un altro importante tema dell’ultimo mandato è stata la creazione del Runts. «Grazie a questo nuovo Registro degli enti del terzo settore abbiamo potuto appurare un dato: sono circa 130mila i soggetti che vi risultano iscritti. Questo è quello che è stato messo a fuoco nel mandato precedente. Ora, il Csv ha tutti gli elementi per continuare un servizio di accompagnamento delle associazioni». Aggiunge Colzani: «Dobbiamo lavorare tutti insieme per aprire una fase nuova, che non ignori le sfide e le difficoltà presenti ma le affronti con una consapevolezza rinnovata. Le indicazioni che potremo verificare nel prossimo triennio ci sono già: un rapporto sempre meno strumentale con le Pubbliche amministrazioni; la disponibilità e la capacità di costruire coordinamenti per mettere in valore, nelle singole comunità, il contributo delle organizzazioni di volontariato, anche di piccole dimensioni; la collaborazione necessaria per affrontare problemi complessi come la grave marginalità, la giustizia riparativa, la promozione del servizio civile e altro». Le linee di lavoro per il prossimo triennio vedranno attivare il ruolo del Csv come “agente di sviluppo del volontariato” nelle comunità. «Sosterremo processi di aggregazione, specie nei Comuni, poiché il Terzo settore deve essere riconosciuto come soggetto sociale, come ente compatto che abbia qualcosa da dire nei termini del sociale e non come manovalanza a gratuita. In questa ottica è già stato avviato un processo, ma la strada da percorrere è ancora lunga». Il presidente Colzani ha in mente due azioni concrete e precise. «È stata un’esperienza molto positiva la realizzazione del regolamento tra il Comune di Como e le associazioni, a seguito del quale abbiamo anche messo in atto un percorso di formazione condiviso per evidenziare le competenze di ciascuno e le eventuali criticità per un confronto aperto e costruttivo. Un’altra importante esperienza, anche se embrionale, per la valorizzazione dell’opera del Terzo settore in quanto tale è quella che si è realizzata a Caronno Pertusella. Nel comune del Varesotto, l’assessore al Bilancio ha attribuito un valore economico a tutte le opere di volontariato messe in atto dal terzo settore. Ben consci che tutto non è quantificabile nell’immediato e talvolta nemmeno del futuro, quello che è avvenuto è molto importante: a fronte di un bilancio di 15 milioni è stato riconosciuto un valore alle opere attuate al Terzo Settore pari a 2 milioni di euro». Si tratta di in processo che è appena all’inizio. «Serve una rivoluzione culturale e politica, in senso generale» conclude Colzani. Buon lavoro.
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