Diogene / Como città
Lunedì 16 Gennaio 2023
Contro il cancro, accanto alle donne. Da un quarto di secolo
La onlus Un anno nuovo per l’associazione fondata da Olga Trombetta Ceriani. La presidente Carla Merga: «Con la fine dell’emergenza Covid possiamo finalmente tornare in piena attività»
Da venticinque anni vicine alle donne che stanno combattendo contro il cancro al seno. Il 2022 si è concluso con un importante compleanno per l’associazione Noisempredonne. E il 2023, dopo il rallentamento delle attività a causa del Covid, parte con l’entusiasmo di un nuovo corso per volontarie e l’obiettivo di organizzare una serie di eventi di sensibilizzazione e prevenzione. Noisempredonne è stata fondata nel 1997 da Olga Trombetta Ceriani che ha costruito un gruppo affiatato di donne operate di cancro, pronte a accompagnare le pazienti nel loro percorso una volta arrivata la diagnosi di tumore al seno. L’associazione collabora, infatti, con la Senologia e l’Oncologia dell’ospedale Valduce e con la Radioterapia del Sant’Anna.
«Venticinque anni rappresentano un traguardo importante per una associazione di volontariato come la nostra, piccola come entità, ma grande e speciale per le finalità che si è imposta»
Oggi Olga Trombetta Ceriani purtroppo non c’è più, ma a portare avanti i suoi obiettivi c’è Carla Merga, presidente dell’associazione, che non dimentica mai di ricordare come l’amata amica sia stata e sia ancora fonte di forza e ispirazione. Carla è entrata a far parte dell’associazione ventidue anni fa, l’ha vista crescere e diventare un punto di riferimento per tante donne, ma anche per tanti medici e infermieri che sanno di poter contare su queste volontarie. Per lei oltre alla festa per i venticinque anni, anche quella per i cinque alla presidenza dell’associazione.
«Venticinque anni – spiega la presidente - rappresentano un traguardo importante per una associazione di volontariato come la nostra, piccola come entità, ma grande e speciale per le finalità che si è imposta». L’aiuto umano e psicologico ai malati di cancro e ai loro familiari è portato dalle volontarie dopo un corso di formazione con personale medico e con il supporto della psicologa Anna Curtale. «Una delle caratteristiche che devono avere le volontarie – ricorda - è quella di essere passate dalla malattia, perché solo così si possono condividere le emozioni, le paure e le ansie che assalgono le donne che oggi stanno vivendo quello che è stato il nostro passato. La volontaria, inoltre, deve avere umiltà, cuore e saper condividere». L’associazione ha, negli anni, organizzato eventi e incontri in varie realtà con temi diversi ma sempre finalizzati a rimarcare l’importanza della prevenzione.
«Dopo la pandemia, finalmente riprendiamo con il corso volontarie e sono già sette le persone che si sono iscritte»
La pandemia, come ormai noto, ha interrotto per mesi alcune di queste attività, ma Carla e la sua squadra hanno fatto comunque il possibile per stare vicino alle donne che avevano bisogno di loro. «Finalmente ora riprendiamo con il corso volontarie – dice fiduciosa Carla – e sono già sette le persone che si sono iscritte. Siamo felici di riprendere con questa attività e siamo già al lavoro per organizzare eventi e per promuovere incontri nelle scuole. L’obiettivo è anche quello di organizzare presto un incontro pubblico».
Fondamentale fare rete quando si parla di associazioni. Noisempredonne, ad esempio, può contare sul supporto e il sostegno di Europa Donna Italia, soprattutto per la formazione e corsi di aggiornamento, ma anche di Cancro Primo Aiuto per la fornitura gratuita di parrucche alle donne in chemioterapia. «La fornitura non si è interrotta neanche in tempo di pandemia – prosegue - sono state fornite circa 250 parrucche nel triennio scorso. Grazie a Un cuore per Como, inoltre, sono stati donati un totale di oltre 600 cuscini di cui 228 solo quest’anno». In epoca pre-Covid veniva organizzata mensilmente, all’interno dell’Oncologia del Valduce, la giornata delle coccole, grazie alla collaborazione delle professioniste del Cias. «Una giornata con trucco e manicure – ricorda Carla – dedicata alle pazienti. Un’iniziativa che speriamo presto di poter riprendere».
Dalla presidente anche un grazie a tutte le persone che sono e sono state vicine all’associazione. «Per i nostri venticinque anni ci siamo accorte di avere una città vicina – conclude – un grazie va anche a tutti i medici e agli infermieri dei reparti, con un particolare ringraziamento a Liliana, infermiera della Breast Unit per il suo prezioso aiuto».
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