G7 Inclusione e Disabilità: ci saranno anche i nostri ragazzi

Dal 14 ottobre Inclusione e disabilità al centro della tre giorni. È la prima occasione di confronto a livello ministeriale. Da Como Noi Genitori onlus e Cometa con Anagramma

Come raccontato dal ministro per la disabilità Alessandra Locatelli anche sulle pagine di Diogene, il primo G7 Inclusione e Disabilità - in programma in Umbria il 14,15 e 16 ottobre prossimi - sarà un evento mai visto prima e l’occasione per un confronto a livello ministeriale tra i Paesi G7 sui temi dell’inclusione e della disabilità. Un momento che, nelle intenzioni del Ministero, dovrà essere operativo e concreto e questo obiettivo vorrebbe essere perseguito anche grazie alla presenza sul campo di una folta rappresentanza del Terzo Settore, direttamente coinvolta e presente a vario titolo, e alla partecipazione del pubblico: il 14 ottobre, infatti, la cerimonia di avvio si svolgerà in piazza ad Assisi con un evento aperto a tutti.

Tra le realtà coinvolte - che si occuperanno direttamente dell’accoglienza, del catering (sia tramite food trucks presenti in occasione dell’evento pubblico che in alcuni dei momenti più istituzionali), dell’animazione e di molte altre attività - ce ne sono anche due provenienti dal territorio comasco, “Noi Genitori Factory” di Erba e “Cometa” con il bar - bistrot “Anagramma” di Cernobbio.

La Cooperativa Sociale Noi Genitori Onlus, il cui presidente è Bruno Mazza, parteciperà al G7 allestendo il coffee break del secondo giorno e partecipando con i prodotti del biscottificio Noi Genitori Factory: «A partecipare saranno tre ragazzi - Thomas, Luca e Davide - che partecipano al Servizio di formazione all’autonomia - e due educatrici, Sara e Eleonora - racconta la direttrice Emanuela Lamperti -. L’idea è di far vivere a tutti loro un’esperienza completa, anche oltre alla presenza in occasione dell’evento. Il gruppo, infatti, arriverà in Umbria già dal giorno prima e partirà quello successivo, così da poter far conoscere più a fondo quel mondo. Per noi è una novità, ma sarà un modo per poter vivere tutti insieme un’esperienza internazionale, che sicuramente sarà un arricchimento in termini di crescita e bagaglio personale».

Tra i tanti aspetti positivi della situazione c’è anche il fatto che l’invito cade in occasione del trentesimo anno di attività sul territorio: «La nostra realtà è partita nel 1994 con cinque utenti seguiti e ad oggi ne contiamo 76, con quattro servizi attivati per diverse tipologie di persone e bisogni. Nel corso degli anni siamo cresciuti sotto tanti aspetti, con diversi traguardi raggiunti, dal nostro biscottificio - attivo dal 2018, è un laboratorio di produzione in cui anche gli utenti del Centro Socio Educativo sono inseriti attivamente in tutte le fasi - ai servizi diurni, dallo Sfa Sistema Formativo per l’età evolutiva alla “casa palestra” Casa Lorenza - dove a partire dal 2013 i giovani del Centro Socio Educativo sono protagonisti di esperienze di residenzialità con l’obiettivo di realizzare percorsi d’accompagnamento verso le autonomie in un contesto diverso da quello della famiglia d’origine - al negozio di Via Volta 52 a Erba. Quest’ultimo è stato aperto all’interno di un bene confiscato alle mafie e viene da noi gestito dopo l’assegnazione, nel 2021, da parte del Comune di Erba a seguito della partecipazione a bando d’asta. Nel nostro lavoro mettiamo al centro temi come la sostenibilità ambientale - che garantiamo anche nella produzione dei biscotti o nelle scelte fatte per la nostra sede di Erba e Casa Lorenza, costruite in maniera ecocompatibile - e il rapporto con la comunità e il territorio. Nel negozio, nello specifico, i commessi sono persone con disabilità - affiancati dagli educatori - che si relazionano con i clienti e la cittadinanza, in un’ottica di inclusione che va dunque dalla produzione alla vendita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA