Diogene / Cantù - Mariano
Martedì 06 Giugno 2023
Ma quali ciuchi. Nessuno ti cura meglio di un asino
Colico Diffusa in Francia, Svizzera ma anche negli Usa. La “onoterapia”, uno straordinario percorso terapeutico
L’ultimo arrivato è Dante. Tutt’orecchie, ogni giorno un po’ più stabile sulle zampe lunghe, adorato dai visitatori. È il sesto asino che si aggiunge al branco che vive all’allevamento etico “Quel raglio del Lago di Como” di Colico. Omaggio alla sponda orientale del Lario celebrata dal Manzoni e nome che, senza dubbio, resta impresso. Qui, immersi in uno splendido paesaggio, si fa pet therapy con gli asini, ovvero onoterapia, diffusa prima in Francia, Svizzera e Stati Uniti e poi arrivata anche in Italia. Perché l’asino, troppo a lungo, ha goduto immeritatamente di cattiva stampa. Ritenuto testardo, sciocco, usandolo persino come insulto per indicare una persona poco brillante. La realtà è ben diversa, si tratta di animali intelligenti, fedeli, dotati di ottima memoria e anche efficienti nella guardia. La loro morfologia poi, solida e di dimensioni più contenute rispetto al dinamico cavallo, li rende ideali per lavorare con i bambini.
Liberi di godersi il tempo
Giovanni Russo, per amore di precisione, spiega che si chiamano Interventi Assistiti con gli Animali le prestazioni a valenza terapeutica, riabilitativa, educativa e ludico-ricreativa che prevedono il coinvolgimento di animali domestici. Prima del Covid lui nella vita faceva altro. Poi, in quei lunghi mesi di cattività, si è appassionato all’argomento: «Ho iniziato a leggere e studiare – spiega – soprattutto in merito all’esperienza francese, e ho capito che mi sarebbe piaciuto farlo anche qua. Ho cercato di capire quali persone potessero aiutarmi, a quali enti affidarmi per la formazione». Nel 2021, la formazione, l’ha completata, e l’anno successivo è toccato a sua moglie Roberta Comparolo. Oggi con loro lavora la veterinaria Chiara Natali. E poi ci sono i tanti collaboratori.
«Professionisti – sottolinea – registrati sull’apposito portale, a garanzia che possono fare pet therapy». Lui gestisce gli animali, che passano gran parte del tempo liberi di godersi quel territorio del quale l’azienda promuove la salvaguardia, proponendo attività ecologiche e di esplorazione. I due asini capostipite sono mamma Pepa, che ha otto anni, e suo figlio Archie. Poi è arrivato il secondo, Cisco. Qualche mese fa per completare il branco si sono aggiunte Bella e Isabel, più piccole, con il manto chiaro. Non un questione di gusto cromatico, ma perché alcune persone particolarmente sensibili possono avere maggior facilità nel rapportarsi con animali con queste caratteristiche. I bambini, infatti, amano Bella. E poi c’è la mascotte, Dante, nato un paio di settimane fa appena. L’obiettivo, realizzare il primo centro specifico della provincia di Lecco e Sondrio. Un luogo dove, già oggi, si ritrovano tanto i piccoli della scuola materna di Bellano quanto gli utenti del centro anziani di Colico. E persino le coppie di innamorati possono regalarsi una passeggiata a passo d’asino.
Cauto e riflessivo
Le caratteristiche di questi animali favoriscono l’interazione con molte tipologie di utenze, e ogni progetto viene studiato ed elaborato in equipe, con tutte le figure professionali riconosciute, necessarie per monitorare e valutare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. I tempi del dileggio, i tempi in cui erano usati come animali da lavoro da sfiancare, sembrano lontani. «L’asino – dice Giovanni Russo – paga la propria enorme intelligenza. In natura è una preda, e non ha l’agilità e la velocità del cavallo per mettersi in salvo. Per questo è riflessivo e cauto, prima di fare un passo deve essere certo che quella sia una strada sicura. Ma purtroppo l’uomo, quando non riesce a sottomettere una creatura, preferisce ritenerla stupida».
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