«Noi, diventate amiche di solidarietà»

La storia Laura e Patrizia dovevano svuotare taverna e soffitta, si sono conosciute e hanno iniziato ad aiutare chi è in difficoltà

Volontarie per caso: Laura doveva svuotare la taverna, Patrizia liberarsi di un letto che non usava più. In quattro anni Patrizia Selvetti, 70 anni di Oltrona di San Mamette, ha riempito un’agenda con i nomi di oltre 300 famiglie bisognose. Laura Reineri, 51 anni di Manera di Lomazzo, da due anni si occupa costantemente di sei nuclei famigliari.

L’incontro sui social

«Mi servo tantissimo di Facebook per lanciare appelli – spiega Laura – Un giorno mi ha risposto Patrizia: pensava fossi io la persona in difficoltà». Invece era alla ricerca di beni di prima necessità per tre famiglie di Lomazzo, una di Rovellasca, una di Turate e una di Limbiate. Da allora sono diventate amiche di solidarietà: condividono le richieste d’aiuto, cercano soluzioni. «È partito tutto nel 2022 – prosegue Laura – Avevo la taverna piena di oggetti in ottimo stato che non usavo più. Ho contattato l’associazione Casaringhio di Busto Arsizio in aiuto a animali e senzatetto: in cambio di oggetti davano generi alimentari». Laura è diventata un’assidua volontaria. «Cercavo quello di cui avevano bisogno, in questo modo sono entrata in contatto con sei famiglie della mia zona».

Vista la lontananza da Busto Arsizio ha optato per un volontariato in autonomia. «Ho mantenuto però invariato il modo di operare: il baratto. Cerco un oggetto, tu me lo dai, ma in cambio ti consegno qualcos’altro. Questo non soltanto consente di raggiungere chi ha veramente bisogno, ma rende partecipi e attive le persone in difficoltà». Un esempio: Laura aiuta una famiglia che non mangia pasta. Loro le danno la pasta, lei contraccambia col riso, mentre la pasta ricevuta finisce sulla tavola di altri bisognosi. «La cosa bella è il legame: chi esce dallo stato di povertà non dimentica. Quando qualcosa non gli serve più, ma è ancora in buono stato, la rimette in circolo».

Patrizia, sino a 4 anni fa, era direttrice d’Ufficio Postale, l’ultimo impegno è stato proprio nel suo paese. «Non appena sono andata in pensione, dovevo disfarmi di un letto. L’ho regalato. È stato il primo contatto con una famiglia in difficoltà». Poi è arrivata la richiesta d’aiuto di un’amica. «Incinta, già madre di bimbi piccoli, viveva con 1200 euro, lo stipendio del marito, ma la metà serviva per pagare l’affitto. Avevano bisogno di tutto. Mi sono rimboccata le maniche». Non si è più fermata.

«“Spaccio mobili” – afferma con un sorriso – Ci sono famiglie che non hanno nulla. Preziosa è la collaborazione con le associazioni Baratto-lo di Gironico, il Centro di Aiuto alla vita di Appiano Gentile, Aila». Patrizia ha un elenco di 324 famiglie. «Ho risposto ad appelli fino in Sicilia. Raccolgo abiti, alimenti, ho seguito l’emergenza in Emilia Romagna, cerco di alleviare le difficoltà dei clochard di Como. Le associazioni con cui collaboro m’interpellano e io mi attivo». Ci sono persone che vanno direttamente al suo domicilio.

«Suonano alla porta anche alle dieci di sera. Come si fa a dire di no?». Laura e Patrizia aiutano coppie giovani, anziani, italiani e stranieri. «La maggior parte degli italiani in difficoltà sono pensionati – rispondono all’unisono – Percepiscono una minima, vivono soli, non riescono ad arrivare a fine mese». Se da un lato c’è chi chiede aiuto, dall’altro c’è chi le sostiene. Patrizia: «Devo ringraziare un ragazzo che mi porta generi alimentari. Ci pensa lui a raccoglierli nei supermercati, poi interpello le associazioni, chiamo Laura e in pochi giorni i prodotti vengono smistati». Non solo il sindaco di Oltrona, Aurelio Meletto, le ha messo a disposizione un magazzino dove stoccare il materiale raccolto. «È una persona speciale, sensibile, lo ringrazio».

«Far bene fa star bene»

Le due donne condividono l’impegno anche con i familiari. Laura sorride: «Mio marito dice sempre: “Ma non dovevi svuotare la taverna?”. Ora è più piena di prima!». Patrizia, madre di due ragazzi: «Mia figlia opera al Centro di Aiuto alla vita di Appiano: ci sentiamo spesso, ci diamo una mano a vicenda». Sul perché non si stanchino mai di aiutare, risponde Laura, ma Patrizia si associa: «Sinceramente è divertente quando riesco a trovare le cose, a scambiarle. Vedere la gente contenta è bello: fare stare bene gli altri, ti fa stare bene. Credo fermamente nel karma».

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