Party silenzioso coi libri, come a New York

L’evento Serata di lettura in libreria insieme a sconosciuti, tenendo il telefono lontano e spento. L’idea degli Usa a Cantù

C’è chi preferisce poltrone e salotti, chi invece si arrampica sui tetti o si gode la frescura delle terrazze. La location, nei reading party, conta fino a un certo punto: servono persone, soprattutto, e silenzio. Notifiche spente e libri aperti. I reading party nascono per fermare il tempo e dedicarsi alla lettura, senza alcuna distrazione proveniente dal proprio cellulare, le uniche possibili sono il fruscio delle pagine e la presenza di altri lettori intorno.

Due ore di silenzio tra sconosciuti, In mezzo una tisana e gli scambi di idee

Un’iniziativa tanto banale quanto essenziale nella frenetica vita di stimoli continui che attraversiamo ogni giorno. L’idea nasce a New York, città che è emblematica di questo stile di vita sempre alla rincorsa del nuovo appuntamento, del prossimo impegno, del lavoro da consegnare all’ultimo minuta. Ma da oltreoceano l’esperienza lanciata da quattro amici, che all’iniziativa hanno dato il nome di “Reading Rhythms”, con lunghissime liste d’attesa nelle città americane, sta prendendo piede anche in Italia: è tanto più attraente quanto più le persone desiderano allontanarsi dai propri telefoni per connettersi con altri esseri umani. Anche stando in silenzio, vicini, a leggere un libro. Sembrerà scontato dirlo, ma funziona.

Tra fiori, pagine e candele

Alla libreria Libooks di Cantù l’esperimento newyorkese è approdato lo scorso 14 maggio. Un martedì sera qualsiasi, di pioggia a non finire, in una libreria aperta oltre il solito orario. I posti a disposizione sono solo 25, ma le prenotazioni arrivano e riempiono ogni sedia disponibile. Chi prenota sa cosa aspettarsi, le regole d’ingaggio sono molto chiare: i partecipanti possono arrivare con un proprio libro, a patto di pagare 10 euro di ingresso, oppure possono acquistarne uno a inizio serata e non pagare la quota. Alle 21.15 circa i 25 lettori prendono posto su sedie e divanetti allestiti all’interno della libreria, poi Manuela Maspero - proprietaria della Libooks - suona una campanella e le teste si abbassano sulle pagine. Nessuno tentenna, sembra che i partecipanti non vedano l’ora di dedicarsi alla lettura.

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Si va avanti così per 45 minuti. Qualche volta gli sguardi si incrociano, sopra le copertine, mentre da oltre la porte della libreria i rumori della vita giungono attutiti: sono quelli dei frequentatori dei locali e delle auto di passaggio sotto la pioggia battente. All’interno, invece 25 mondi diversi si dispiegano nello spazio compreso tra occhio e pagina. Chiacchierare, fino alle 22 è vietato, così occorre attendere il secondo tintinnio della campanella per radunarsi intorno a un tavolo con dolcetti freschi di pasticceria e tisane.

Conoscersi con le storie

Nei dieci minuti di pausa indispensabili a gustare una tisana calda e scambiarsi sorrisi, non manca anche qualche commento. Una signora arriva da Vighizzolo, con la figlia adolescente, un Ken Follett tra le mani della prima e “Orgoglio e Pregiudizio” stretto al petto della seconda: «Le ho proposto io di leggerlo - racconta orgogliosa la madre a un’altra giovane lettrice - è una lettura classica, ma ricordo che a me ha fatto anche ridere e pensare a tante cose durante la mia adolescenza». La figlia sorride, non c’è imbarazzo o accondiscendenza nei suoi occhi e presto è tempo di tornare a leggere. Le parole sono poche, durante la pausa tisana, ma preziose perché danno l’idea di quanto ciascuno dei presenti desideri dedicare questo tempo ai libri e a chi li ama.

Come nel caso di Matteo, che nella libreria canturina non aveva mai messo piede e che, dopo aver visto un post su Instagram con l’annuncio del reading party, non ha esitato a mettersi in auto: «Non conosco molte persone che leggono, io stesso ho scoperto da poco questa passione e per ora mi sto dedicando maggiormente a saggi, soprattutto di ambito psicologico. Ma questa sera mi sono fatto consigliare da Manuela e ho iniziato a leggere il romanzo che ha vinto il premio Strega».

La maggior parte dei partecipanti sono donne, alcune clienti abituali e frequentatrici del club del libro organizzato in negozio, ma non mancano anche signori silenziosi, seduti in un angolo e immersi nella propria lettura e giovani incuriositi dall’iniziativa. Che si conclude così com’è iniziata: con sorrisi e saluti discreti, mentre qualcuno si stringe la mano e si scambia il numero di telefono. Sembra bizzarro dedicare un intero martedì sera ai libri e agli sconosciuti, ma nessuno, uscendo dalla libreria, si allontana sotto la pioggia senza prima aver chiesto alla libraia la data del prossimo reading party, da segnare in agenda.

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