![Denise Carnini, Stefano Elayathamby e la loro figlia Anita: «Vogliamo costruire una tradizione di Natale nuova, che cresca con nostra figlia» Denise Carnini, Stefano Elayathamby e la loro figlia Anita: «Vogliamo costruire una tradizione di Natale nuova, che cresca con nostra figlia»](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2023/12/15/photos/cache/un-amore-tamil-il-primo-natale-autentica-gioia_58c0702c-9e_D3LtAKB_v3_large_libera.webp)
Diogene / Como città
Martedì 19 Dicembre 2023
Un amore Tamil: «Il primo Natale? Autentica gioia»
Storie natalizie Lui nato in Italia da genitori srilankesi, lei di Como: il contatto su Tinder nell’era Covid e adesso una figlia
![Denise Carnini, Stefano Elayathamby e la loro figlia Anita: «Vogliamo costruire una tradizione di Natale nuova, che cresca con nostra figlia» Denise Carnini, Stefano Elayathamby e la loro figlia Anita: «Vogliamo costruire una tradizione di Natale nuova, che cresca con nostra figlia»](https://storage.laprovinciadicomo.it/media/photologue/2023/12/15/photos/cache/un-amore-tamil-il-primo-natale-autentica-gioia_58c0702c-9e_D3LtAKB_v3_large_libera.webp)
«Vogliamo costruire una tradizione di Natale nuova, per la nostra famiglia, che cresca insieme ad Anita, oggi ha tre mesi». Lei il Natale lo ha sempre festeggiato rispettando tutti i rituali dell’occasione, dal cercare il muschio nei boschi con il papà per allestire il presepe al decorare l’albero il giorno dell’Immacolata, passando per pranzi e cene da vivere tutti insieme e dall’immancabile messa di mezzanotte, anche se oggi è credente ma non praticante. Lui il Natale l’ha sempre vissuto come un giorno di vacanza, in cui si è a casa, prima era da scuola, adesso dal lavoro, e si possono incontrare i parenti che non si vedono spesso, magari che vivono in altri Paesi del mondo, servendo in tavola al posto di pandoro e panettone le pietanze tipiche dello Sri Lanka.
Il primo incontro
Denise Carnini, ha 34 anni, è originaria di Villaguardia e fa la scenografa, oltre ad insegnare all’Università. Stefano Elayathamby, di anni 36, è un architetto, nato e cresciuto in Italia, ma le sue radici affondano nell’etnia Tamil e la sua famiglia è di tradizione induista.
«Ci siamo conosciuti su Tinder - raccontano, sorridendo - Proprio noi che non siamo per niente social. Ma era il periodo in cui il Covid ci aveva costretti in casa - dice Denise - e così per gioco, un po’ per noia, mi sono trovata a far scorrere le foto di quella piattaforma per incontri. Mi ha colpito subito Stefano, il suo sorriso aperto e sincero. In confronto a tutte quelle immagini artefatte, mi ha trasmesso un senso di fiducia ed è scattata la voglia di saperne di più. Ci siamo parlati per diverso tempo, ma immediatamente ho trovato in lui grande sensibilità e capacità di ascolto». Poi le cose procedute spedite. Stefano confessa: «Mia mamma era anni che mi stava cercando moglie...E invece è arrivata Denise. Avremmo dovuto fare il nostro primo viaggio in Sri Lanka, ma anche qui i piani sono stati cambiati: è arrivata Anita».
Un incontro di affinità elettive quello tra questi due giovani genitori. Lo si percepisce anche durante l’intervista, si scambiano le voci, uno inizia le frasi e l’altra le finisce e viceversa, trasmettono l’entusiasmo chi si immagina una vita a due ancora tutta da scoprire e inventare, avendo già messo però delle fondamenta forti. «In realtà il mio primo vero Natale l’ho vissuto solo lo scorso anno, dopo aver conosciuto Denise. Ed è stato uno shock - scherza Stefano - Non ero abituato a tutte quelle pietanze che continuavano ad arrivare in tavola, una vera e propria maratona del cibo».
«Lo capisco - si aggiunge Denise - anche perché da quando i miei genitori si sono separati il Natale è per così dire raddoppiato e si festeggia a pranzo con la mamma e a cena con il papà, così sono raddoppiate anche le calorie ingerite».
Il valore dello stare insieme
Ma di questa prima esperienza natalizia Stefano conserva un ricordo bellissimo: «Il Natale per noi è stare in famiglia e sentire un calore condiviso, costruire ricordi e momenti anche di ascolto più profondo con chi magari durante l’anno si incontra poco o in maniera più superficiale».
«Non siamo tipi da regali - chiude Denise - per noi il regalo più grande è il tempo per stare insieme, il tempo che uno dedica all’altro. Ecco perché ci piacerebbe dedicarci un giorno, magari il 26 dicembre, per far partire una tradizione tutta nostra e che di anno in anno ci ricordi come il nostro legame sia rafforzato e diventi un bel momento da aspettare insieme».
© RIPRODUZIONE RISERVATA