Vent’anni di “Isola”, festa e record: 12mila visitatori

Bilanci Edizione 2024 de “L’Isola che c’è” in archivio con grandi numeri: «Colpisce la partecipazione di volontari e giovanissimi»

L’edizione 2024 della fiera “L’isola che c’è” ha dato grande soddisfazione agli organizzatori, sia per il riscontro di pubblico - oltre 12mila i visitatori nei due giorni, in aumento rispetto allo scorso anno - che per le celebrazioni del ventesimo anniversario, un momento speciale per tutto lo staff. Con una “festa a sorpresa”, nel pomeriggio di domenica i maestri di cerimonia Anna Buttarelli e Fabio Giangreco hanno chiamato sul palco la “corte” dell’Isola che c’è, celebrata alla conclusione con tanto di torta condivisa con i partecipanti: sul palco sono stati chiamati, dunque, Sua Signoria Marzia Loria, Madame Adele, la Duchessa Giovanna, la Marchesa de Sab Sabia, Dama Simona, il Barone de Martinellis - che ha “beneficiato” della torta anche…in faccia, il Conte Canu, Ser Servettini, Lord Dario, Ser Giacomo, Mademoiselle dell’Oro e Messer Villani. Quest’ultimo - al secolo, Martino Villani - parla di «bilancio soddisfacente, sia a livello di presenze che di clima - non solo in senso meteorologico; nel congedarci con le persone che man mano uscivano, domenica sera, abbiamo ricevuto tanti ringraziamenti e attestati di stima. La cosa che ci ha molto colpito è stata anche la partecipazione dei volontari, circa trecento e moltissimi giovani dai 25 anni in giù. Questo è un aspetto molto interessante considerato che, sebbene non possiamo ancora parlare di passaggio generazionale, anche all’interno della nostra squadra ci sono persone nuove. Il lavoro dello staff è stato a sua volta molto proficuo, senza tensioni - nonostante qualche fisiologico problema tecnico o organizzativo».

Gli fa eco Micol Dell’Oro, a sua volta entusiasta del risultato: «Arrivare al ventesimo anno di attività con una bella edizione è un’emozione molto forte; tra gli espositori ci sono stati quelli che partecipano dagli “albori” e anche molte novità; la pagoda del Punto Caldo, dedicata alle realtà giovanili, ha visto grande entusiasmo e partecipazione. Iniziare a costruire queste relazioni, unendo l’esperienza di anni e il futuro, è di per sé un tesoro; che questo avvenga nel ventesimo anno assume poi un importante significato simbolico». Il citato spazio “Punto Caldo”, ideato quest’anno, prende il nome dal termine in cui, in geologia, si descrive la zona di risalita di materiale proveniente dal mantello terrestre che può provocare, grazie allo spostamento delle placche tettoniche, l’emersione di isole vulcaniche dal mare; simbolicamente, sta a significare la crescita e la “comparsa” di nuovi soggetti che aderiscono ai valori promossi dalla fiera.

Quest’ultima, promossa e organizzata dalla Cooperativa Sociale Ecofficine, dall’Associazione L’isola che c’è - Rete Comasca di Economia Solidale e dal Centro di Servizio per il Volontariato dell’Insubria, si conferma dunque un evento di riferimento nel panorama delle manifestazioni dedicate al rispetto dell’ambiente e al benessere delle persone, con centotrenta espositori che hanno proposto soluzioni eco-friendly, esempi di cooperazione e associazionismo del territorio, una vasta selezione di prodotti biologici e artigianali oltre a laboratori, dimostrazioni, momenti di approfondimento. Le due serate hanno visto un pubblico variegato assistere alle esibizioni - organizzate con Human Rw - di cantanti, dj e band sia esordienti che “veterani”, come Zanira, Cheriach Re, La Malaleche, Martina Potente, Elito, Hagen’s, 7Grani, Tommaso Imperiali & Five Quarters. Il lavoro per la prossima edizione è già avviato e gli organizzatori sono pronti per un nuovo traguardo.

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