Gandria, un sentiero da difendere: qui ci sono 400 specie di piante selvatiche

Natura Si trova a Lugano e ospita circa il 12% della flora spontanea dell’intero Paese. Secondo gli esperti una sessantina sono da considerarsi a rischio

Nel tesoro naturalistico che è la Svizzera c’è un gioiello speciale. Da scoprire – ora con una guida botanica - , ma anche da difendere, perché non mancano le specie minacciate.

È il Sentiero di Gandria, a Lugano, dove si possono osservare «circa 400 specie di piante selvatiche della Svizzera ovvero più o meno il 12% della flora spontanea del nostro paese, oltre che un gran numero di specie ornamentali piantate nei parchi e nei giardini». Questa è la buona notizia. Quella cattiva è che secondo la Lista Rossa svizzera, una sessantina fra le specie del Sentiero di Gandria sono minacciate o potenzialmente minacciate. Ce ne sono una quindicina protette a livello federale o cantonale. Ottanta delle specie che crescono spontanee lungo il sentiero sono di origine esotica.

Una guida

Una selezione di 100 specie, scelte tra quelle che nell’insieme meglio rappresentano le caratteristiche della suggestiva località, è illustrata nella guida, un progetto della Città di Lugano curato da Nicola Schoenenberger e pubblicato in coedizione con le Edizioni Casagrande.

Il titolo è “Piccola flora del Sentiero di Gandria”, un volume pregevole: la prima guida botanica interamente dedicata a una delle aree naturalistiche più interessanti del Ticino, ma anche della Confederazione e della regione insubrica. Nicola Schoenenberger è direttore dei Conservatoire et Jardin botaniques della Città di Ginevra e tra i massimi esperti del Sentiero di Gandria.

Minuziosa, con 256 pagine, 100 schede botaniche con fotografie scattate sul posto dall’autore, la guida ha un’introduzione che offre un quadro inedito sulla straordinarietà del sentiero. Non mancano brevi approfondimenti in appendice e un glossario illustrato: un lavoro che chiama esperti e neofiti in ugual misura.

Iscritta nell’Inventario federale dei prati e pascoli secchi di importanza nazionale e nell’Inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali d’importanza nazionale, l’area attorno a Gandria presenta una ricchezza floristica incredibile. La descrive così, l’autore: : «Situato tra i 280 e i 300 metri circa, il sentiero si snoda lungo un percorso esposto a sud, ai piedi di ripide pendici o di falesie a strapiombo sul lago, in posizione riparata dai venti. Il comparto gode dunque di un microclima fra i più caldi di tutta la Svizzera. Molte fra le specie più termofile della Svizzera crescono in questo luogo, che è al contempo l’unico dove la coltura dell’ulivo era redditizia ancora a inizio del Novecento».

Il progetto

Pubblicata dalla Città di Lugano in coedizione con le Edizioni Casagrande, la guida è il risultato di un progetto della Città – “Lugano al verde” – nato nel 2015 per valorizzare il territorio e promuovere la biodiversità, fattore chiave per il futuro del territorio e del pianeta. Schoenenberger aveva curato la pubblicazione di una serie di schede botaniche sulle specie del Sentiero, esperienza da cui è nato questo nuovo lavoro.

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