Ginevra, 70 anni di Cern: «Insieme, cresce la conoscenza»

Il compleanno L’Organizzazione europea per la ricerca nucleare raggruppa 24 paesi membri, oltre a quelli associati e osservatori

Festa grande a Ginevra per il 70° anniversario dell’Organizzazione europea per la ricerca nucleare, nota a livello globale con l’acronimo di Cern. Presenti i rappresentanti degli Stati membri dell’Organizzazione e degli Stati che con il Cern collaborano.

A fare gli onori di casa ci ha pensato la presidente di turno della Confederazione Viola Amherd, ricordando che la Svizzera è Paese fondatore nonché ospitante di questa Organizzazione nota, come detto, a livello globale.

«Il Cern è espressione della sete di conoscenza del genere umano e contemporaneamente un esempio perfetto dei risultati che si possono ottenere quando, invece di competere, gli Stati collaborano», ha rimarcato Viola Amherd -. Ai festeggiamenti hanno partecipato capi di Stato e di Governo e i ministri dei 24 Paesi membri del Cern, dei Paesi associati nonché degli Stati con lo statuto di osservatori.

Fondato nel 1954 allo scopo di favorire la cooperazione tra gli Stati europei sull’impiego pacifico della fisica nucleare e delle particelle, il Cern promuove la ricerca di punta nel settore della fisica delle alte energie. Sin dalla sua istituzione, decisivo è stato il suo contributo per quel che concerne la comprensione dei componenti di base della materia e delle forze fondamentali che agiscono tra di loro. Come non ricordare nel 2013 la scoperta presso il Cern del “bosone di Higgs”, premiata con il Nobel per la fisica. Ed è sempre al Cern che nel 1989 lo scienziato Tim Berners-Lee ideò il world wide web,, di fatto considerato il primo server web. Oggi, l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare impiega 2500 persone e collabora con circa 10 mila ricercatori in tutto il mondo.

Nel suo discorso, la presidente di turno della Confederazione ha reso omaggio ai risultati ottenuti dal Cern nei suoi 70 anni di vita grazie all’impegno dei suoi collaboratori e alla cooperazione tra l’Organizzazione e gli Stati partecipanti.

Ha poi ricordato la strategia di politica estera del Consiglio federale per gli anni 2024–2027, con la quale sono state gettate le basi per promuovere a lungo termine lo sviluppo dell’Organizzazione. Nel corso della sessione autunnale, in particolare, il Parlamento ha adottato una modifica di legge che attribuisce alla Confederazione la facoltà di approvare i piani settoriali concernenti l’edificazione o la modifica di costruzioni del Cern sul territorio svizzero.

«La presenza a Ginevra di numerosi capi di Stato e di Governo ha offerto alla presidente della Confederazione l’occasione di condurre colloqui bilaterali», ha poi rimarcato una nota federale. Con la presidente della Commissione dell’Unione Europea Ursula von der Leyen in particolare si è discusso delle trattative in corso tra la Svizzera e Bruxelles per il rinnovo dei bilaterali (1,5 miliardi di franchi il volume degli scambi tra Svizzera e Vecchio Continente per ogni giorno lavorativo) nonché della situazione della sicurezza in Europa.

Durante l’incontro con il presidente della Slovacchia Peter Pellegrini, la presidente della Confederazione ha parlato della guerra in Ucraina e della cooperazione tra i due Paesi nel campo della ricerca.

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