Il tunnel del Gottardo riparte dopo 389 giorni: «Un beneficio per tutti»

Inaugurazione La galleria ferroviaria è strategica per i collegamenti. Tornata operativa in tutti i suoi 57 chilometri dopo il deragliamento

A 389 giorni dal deragliamento di un treno merci all’altezza di Faido, dalle prime ore del 2 settembre il tunnel ferroviario del Gottardo ha riaperto interamente al traffico ferroviario, ponendo fine a 13 mesi decisamente difficili per quel che concerne i collegamenti commerciali e turistici tra il nord ed il sud delle Alpi, con il Ticino nello scomodo ruolo di Cantone più penalizzato da quanto accaduto il 10 agosto dello scorso anno a Faido.

Prova ne sia che il Consigliere di Stato ticinese Christian Vitta - durante la conferenza stampa indetta proprio il 2 settembre a Pollegio (dove il 1° giugno 2016 era stato inaugurato il tunnel ferroviario, ancora oggi il più lungo al mondo coi suoi 57 chilometri) - non ha fatto mistero del fatto che le conseguenze del deragliamento del 10 agosto 2023 sono state dolorose sia in termini d’immagine che finanziari».

I numeri

Sono i numeri a certificare la veridicità di queste parole. Ticino Turismo ha stimato un calo di passeggeri legati al cosiddetto “turismo di giornata” pari al 30%, con inevitabili ripercussioni - seppure in tono minore - anche sul nostro lato della frontiera.

«I viaggiatori sono tornati a guadagnare un’ora sugli spostamenti fra il Ticino e la Svizzera tedesca, con l’importante novità dei collegamenti ogni mezzora - hanno rimarcato, con tutta l’enfasi del caso, le Ferrovie Federali Svizzere - Anche il traffico merci ne ha beneficiato in maniera significativa».

E significativa, per restare in tema, è anche la dichiarazione del consigliere federale Albert Rosti, che a Pollegio ha rappresentato il Governo di Berna: «La galleria di base del San Gottardo collega non solo la Svizzera tedesca e il Ticino, ma anche il nord e il sud dell’Europa ed è fondamentale per la mobilità e la circolazione delle merci nel continente. Un ruolo che ora riprende senza limitazioni».

Non a caso Svizzera Turismo - consapevole dell’importanza dei collegamenti ferroviaria dopo l’inaugurazione nel breve volgere di quattro anni del tunnel ferroviario del Gottardo e di quello del Ceneri - ha dato corso ad una newsletter, in cui ha parlato di “Svizzera ancora più vicina”, con Milano e Zurigo collegate in sole 3 ore e 17 minuti.

Svizzera Turismo nel dettaglio ha segnalato la possibilità di 8 collegamenti Eurocity da Basilea da e per Milano a partire dallo scorso 9 settembre (10 i collegamenti previsti nei fine settimana) e così sempre dal 9 settembre i 6 Eurocity da e per Milano con partenza da Berna (8 i collegamenti del fine settimana).

Quella del 2 settembre è dunque destinata a rappresentare una data di assoluto rilievo per il vicino Ticino, con il consigliere di Stato Christian Vitta che non ha mancato di far notare come «i pendolari e gli studenti ora possono tornare a raggiungere più rapidamente la Svizzera tedesca ed anche per i turisti recarsi in Ticino torna a essere più veloce e semplice».

L’Italia è stata in questi tredici lunghi mesi uno spettatore particolarmente interessato dentro la delicata partita - costata alla fine 150 milioni di franchi - della riapertura totale del tunnel ferroviario del Gottardo.

La riflessione

Prova ne sia che le Ferrovie Federali Svizzere hanno dedicato ai rapporti con il nostro Paese la seguente riflessione, ovvero che (dal 2 settembre, ndr.) «sono tornati in servizio tutti i collegamenti diretti con l’Italia. Oltre a Milano e Venezia, anche Genova e Bologna sono di nuovo raggiungibili dalla Svizzera senza cambi». «Anche il collegamento da Francoforte a Milano è di nuovo attivo, con treni “Giruno” che ora viaggiano via Zurigo anziché Lucerna si legge ancora nella nota -. Anche tutti i merci sono tornati a percorrere la galleria di base, (ri)guadagnando dai 60 ai 75 minuti a viaggio». Insomma, un collegamento che era particolarmente atteso, proprio per la sua importanza strategica nell’ottica del collegamento tra nord e sud dell’Europa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA