Il turismo lungo il confine, tra ricchezza e problemi

Svizzera Il Canton Ticino alle prese con il contraccolpo del maltempo che ha ridotto le presenze: campagna marketing per incoraggiare i visitatori

L’alluvione ha inferto un duro colpo al territorio e al turismo, ma adesso si tratta di rialzare la testa e di riguadagnare forza e risultati. Cosa che il Ticino ha fatto e continua a fare con determinazione. Accanto agli importanti interventi strutturali, analisi e campagne “gentili” per raddrizzare quest’anno improvvisamente difficile.

Le ferite sono quelle note. Il periodo tra aprile e giugno è stato molto umido, in linea con il trimestre precedente. Ma il peggio doveva ancora venire: è difatti culminato con due eventi alluvionali eccezionali che hanno colpito il Moesano (21 giugno) e l’alta Vallemaggia (29-30 giugno). Il dolore per le otto vittime e i danni veramente pesanti inflitti ai comuni di Cevio (val Bavona) e Lavizzara (Piano di Peccia, Prato Sornico, Mogno e altre località). Anche Airolo ne ha sofferto. In poche ore si sono concentrate precipitazioni di 200-250 mm.

Immediati gli interventi, che continuano. Ancora recentemente, il Dipartimento del territorio ha comunicato che si è proceduto alla demolizione controllata della campata centrale del Ponte di Visletto andato parzialmente distrutto durante l’alluvione della notte del 30 giugno. Un atto tanto necessario quanto doloroso, considerando la componente culturale e l’importanza territoriale.

Il mese di agosto vedrà proseguire lavori di ripristino urgenti in Alta Vallemaggia.

La reazione si rivela anche nell’ondata di solidarietà da parte della popolazione ticinese e svizzera. I fondi raccolti sono stati tali che il Governo ha voluto istituire una Commissione indipendente per il coordinamento delle donazioni destinata alla Vallemaggia della Catena e di altri fondi. La missione richiede efficienza ed efficacia.

Le stesse qualità necessarie per far riprendere quota totalmente al turismo. Una forza in crescendo negli ultimi anni, che ora la Svizzera vuole tenere ben viva.

Ticino Turismo l’ha dichiarato nelle scorse settimane: c’era il chiaro intendimento di riaccogliere i turisti il prima possibile e di evitare annullamenti generati da paura o mancanza di informazioni. Quindi, prima di tutto era indispensabile una corretta comunicazione, cosa che è avvenuta da metà luglio con tutti i mezzi possibili. Ne è nata la campagna “ …e adesso Ticino” per infondere fiducia ai viaggiatori: l’Alta Vallemaggia non poteva per forza di cose farne parte subito, ma si vuole reinserirla appena possibile. Tutto questo in sinergia con Svizzera turismo.

Destinatari particolari di questa campagna, i potenziali turisti della Svizzera tedesca come pure della Germania. Dai media tradizionali ai social, il Ticino ha mostrato e sta mostrando con orgoglio che estate coinvolgente può offrire. Già dall’estate, ma lo sguardo si rafforza in vista dell’autunno. Giocano a favore altri fattori. Non ultimo, la riapertura della galleria di base del San Gottardo il 2 settembre. Per allora dunque la campagna marketing vivrà un’ulteriore accelerazione e si baserà sui colori del Ticino. Si guarderà oltre ancora, puntando a mercati diversificati, da “coccolare” dunque in modo specifico, e il turismo sarà promosso per l’intera annata.

L’idea è anche di “esplorare” un paio di mercati tanto lontani quanto promettenti: si tratta di un segmento chiave in quanto a indipendenza dal meteo. Dove insomma gli annullamenti last minute non avvengono.

Intanto sui social è stata diffusa la buona notizia che da venerdì 26 luglio il ponte militare provvisorio di Visletto è diventato transitabile e quindi la viabilità in Alta Vallemaggia è di nuovo ripristinata.

Sui social di Ticino Turismo, il richiamo: « Ciao! Le nostre montagne hanno bisogno di te. Le regioni montane della Svizzera hanno vissuto settimane difficili a causa del maltempo. Mostra la tua solidarietà e vicinanza partecipando alla campagna “Il mio cuore batte per la montagna”».

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