Mamma, papà e due bambini: per gli svizzeri va bene così

I numeri Il lavoro dell’Ufficio federale di statistica nell’ambito del censimento generale. La madre continua ad avere un ruolo prevalente nella custodia e nella cura dei figli

Il due e non il tre è il numero perfetto delle famiglie svizzere. A dirlo sono i dati raccolti dall’Ufficio federale di statistica al termine dell’indagine a campione sulle famiglie e sulle generazioni (IFG) che viene eseguita ogni cinque anni e rientra nel censimento federale della popolazione.

Gli intervistati per l’analisi nel 2023, i cui dati sono stati resi noti ora, sono 18.317 e hanno un’età compresa tra i 15 e i 79 anni. La domanda che è stata posta ai confederati ha riguardato il desiderio di prole e ha evidenziato come il modello prevalente sia quello di due figli.

Il rapporto

Il rapporto conclusivo evidenzia infatti che il 53% dei giovani adulti, quelli di età compresa tra i 20 e i 29 anni, desidera avere due figli, ma chiarito questo aspetto numerico, l’indagine si è soffermata su chi poi si occupa dei figli arrivando a dire che maggior parte delle famiglie le madri sono più coinvolte nella custodia dei figli rispetto ai padri. Un’ulteriore specifica mostra come altre incombenze come giocare con i figli o metterli a letto, vengano svolte da entrambi i genitori e come il 75% dei nonni si occupi di almeno un nipote sotto i 13 anni.

C’è tuttavia anche chi, ed è il 25%, si discosta dalla maggioranza dichiarando di voler mettere al mondo tre figli o più, mentre solo il 5% vuole lasciare al mondo un solo erede. L’indagine mostra anche chi non desidera procreare, quasi una persona su cinque (17%). Gli analisti hanno anche verificato che le cose cambiano se si mettono a confronto persone di altre fasce di età che magari hanno già un ruolo di genitori: il 38% di quelle dai 50 ai 59 anni ha due figli, il 19% ne ha tre o più e il 17% uno solo, mentre una persona su quattro non ha figli (25%).

Il ménage

Lo studio si è occupato anche di analizzare il tema del ménage familiare legato alla gestione dei figli arrivando a concludere che gli adulti sentono molto il peso della conduzione della prole e sognano di poter avere più tempo per se stessi. Un desiderio che è spesso collegato, anche se in misura minore, anche alla salute dei componenti della famiglia e alle difficoltà economiche o professionali che possono sopraggiungere all’interno della vita di un nucleo familiare. «Oggi in molte famiglie – si legge nello studio - entrambi i genitori sono attivi professionalmente e devono conciliare vita lavorativa e familiare. Di conseguenza, per le persone che vivono in un’economia domestica con figli di meno di 25 anni la difficoltà citata di gran lunga di più è quella della carenza di tempo per rilassarsi e “staccare la spina”. Un po’ più di tre quarti delle persone dai 25 ai 54 anni indicano di vivere molto spesso, spesso o talvolta questa situazione in famiglia. Altre difficoltà, come problemi di salute di una persona con cui si condivide l’economia domestica (38%) o difficoltà professionali (34%), si verificano meno frequentemente». Dati legati alla procreazione a parte, l’analisi ha acceso i fari anche sulle persone che all’interno della compagine familiare si occupano di guidare la vita quotidiana nelle sue accezioni più semplici, ma indispensabili come l’accudimento durante le malattie, la cura e l’igiene personale e la gestione della vita scolastica.

Lo scenario

La conclusione a cui l’Ufficio di statistica è arrivato è che della custodia dei figli si occupa principalmente la madre che più del padre rimane a casa quando i bambini sono malati, le madri restano con i figli malati nel 63% dei casi e sono sempre loro, nel 51% dei casi, ad occuparsi di vestirli o di aiutarli con i compiti. Nel 73% e nel 68% dei casi, giocare con i figli o metterli a letto sono faccende che svolgono con maggiore frequenza entrambi i genitori, anche se è raro che siano i padri a essere i principali responsabili della custodia dei figli, padri che, solo nel 6% delle economie domestiche composte da una coppia, sono prevalentemente incaricati di accompagnare i figli all’asilo nido o a scuola oppure di aiutarli a fare i compiti.

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