Sport alternativi: il tchoukball, quella strana passione che ha già attraversato il confine

«Le connessioni tra l’Italia e la Svizzera sono molto molto forti e durevoli nel tempo». Le parole di Chiara Volonté - già presidente di Tchoukball Italia nonché presidente onorario della Federazione Europea Tchoukball - ben inquadra le forti connessioni di questo sport in ascesa, che nato nella vicina Confederazione si è andato espandendo anche in Italia, grazie anche all’attività portata avanti dentro il liceo scientifico “GB Grassi” di Saronno.

Il tutto grazie ad una felice intuizione di Chiara Volonté, docente di questo storico liceo dalla cittadina al confine con il Comasco.

«Ho appreso il Tchoukball ad un corso di aggiornamento in Italia, ma dopo i primi passi sono andata ripetutamente in Svizzera (Ginevra, Neuchatel, Val-de-Ruz, Losanna) per frequentare corsi, soprattutto quello della “Scuola Federale dello Sport” di Macolin, per partecipare con le nostre squadre ai tornei organizzati dai vari club svizzeri - racconta Chiara Volonté -. Fino al 2003 la frequentazione è stata prettamente nostra verso la svizzera, ma dopo il 1° Campionato Europeo di TB (indoor), organizzato a Rimini nel 2003, anche le squadre svizzere hanno iniziato a frequentare i nostri tornei, soprattutto l’International Beach Tchoukball Festival, che organizziamo annualmente sulle spiagge di Rimini dal 2003 e che nelle ultime edizioni ha veto la partecipazione circa 1300 persone. Per noi le squadre nazionali svizzere sono state inizialmente un modello a cui ispirarsi, e successivamente, migliorando molto il nostro livello tecnico, un punto di riferimento ed un avversario-amico con cui confrontarsi puntando a migliorarsi reciprocamente».

In tutto ciò si sono ovviamente anche creati rapporti di amicizia e per tutto il movimento italiano Michel Favre, amico e collaboratore di Hermann Brandt (il fondatore del Tchoukball), è sempre stato un fortissimo punto di riferimento. Anche se il Touchkball viene praticato in tutta la Svizzera, la maggioranza dei club che partecipa ai campionati è concentrata nei Cantoni di lingua francese, alcuni in quella tedesca. Al momento, non vi sono club in Canton Ticino dove è giocato solo nelle scuole.

Per chi volesse seguire le dinamiche di questo sport dall’alto contenuto spettacolare, è attivo un profilo facebook (Tchoukball Italia) e così un sito Tchoukball.it. Questo sport nato nella vicina Confederazione parla anche Comasco, considerato che tra le società che animano il Tchoukball vi è anche una solida realtà che fa capo a Rovello Porro (https://www.rovellotchoukball.com/ il sito di riferimento) e che oggi può contare su 4 squadre ed una quarantina di atleti, con annesso invito a chi volesse avvicinarsi a questa disciplina sportiva ad andare sul sito internet per tutte le informazioni del caso.

Un recente articolo, pubblicato sul sito mobilesport.ch ha parlato del Tchoukball come di “un’invenzione svizzera che sta conquistando il mondo!”, aggiungendo che “per iniziare a giocare a tchoukball non c’è bisogno di apprendere chissà quanti gesti tecnici. I partecipanti si divertono da subito. Il che naturalmente non significa che il gioco sia poco interessante o semplice. Sono necessari diversi requisiti, come saper passare la palla al compagno, mirare sulla rete, correre bene, saltare, impegnarsi”. Da rimarcare, dentro questo percorso virtuoso, che la Federazione Italia Tchoukball ha avviato con lungimiranza “un progetto di adattamento del tchoukball per persone con disabilità fisico motoria”. Un progetto nato dall’incontro e dallo scambio di idee di un gruppo di persone fortemente convinte che il Tchoukball «sia uno sport ottimale anche per soggetti mielolesi, amputati o con disabilità motorie di vario tipo». E’ del 2018 l’organizzazione da parte dell’Italia dei Campionati Europei con 2 squadre italiane ed una denominata “Europa”.