Svizzera, seduti su una montagna d’oro: è nascosto anche in giardino

Il caso In media ogni cittadino svizzero ne possiede 100 grammi. Fanno in totale 200 tonnellate, per un valore di 15 miliardi di franchi

E’ sempre più corsa all’oro in Svizzera, Paese storicamente considerato tra i maggiori forzieri del mondo. Secondo un report - subito molto cliccato sui social - a cura dell’Università San Gallo (studio realizzato per conto del commerciante di metalli preziosi “Philoro”), i cittadini della vicina Confederazione possiedono un gruzzoletto di assoluto rilievo pari a 200 tonnellate tra lingotti e monete d’oro, per un controvalore pecuniario vicino ai 15 miliardi di franchi.

La particolarità di queste riserve sta nel fatto che alcuni cittadini-risparmiatori tengono l’oro tra le mura domestiche o addirittura - come rilevato dalla Rsi - sotto terra nel giardino di casa, il tutto senza alcuna protezione.

Il sondaggio, che ha interessato da vicino un campione di tremila persone di tutte le aree linguistiche, ha rimarcato nel dettaglio che in media il possesso di oro è pari a 101 grammi, per un valore di 7500 franchi. L’oro sotto forma di gioielli peraltro non rientra in queste casistiche e dunque il valore globale delle riserve risulta essere decisamente più elevato. L’Università San Gallo - ne abbiamo dato in parte conto poc’anzi - ha rilevato che il 39% dei cittadini conserva i lingotti in una cassetta di sicurezza in banca, il 9% presso commercianti di preziosi, il 3% in dogana, il 18% in cassaforte in casa propria. C’è però anche un 20% che nasconde l’oro dove abita, nel dettaglio il 15% in casa e il 5% in giardino.

Il motivo più gettonato per comprare in metalli preziosi è la stabilità o la natura a lungo termine dell’investimento (43%) nel nome del cosiddetto “bene rifugio” più forte delle mode e dei tempi che cambiano. Al secondo posto, a pari merito, figurano la protezione dalle crisi economiche e la realizzazione di profitto (31%). Il 26% sceglie infine l’oro per proteggersi dall’inflazione. C’è poi un 25% che opta per questa scelta per diversificare il proprio portafoglio.

Quanto a riserve auree, la vicina Confederazione fa parte a pieno titolo della top ten mondiale. La Banca Nazionale Svizzera è tenuta per legge a detenere il 20% del suo patrimonio in oro e attualmente ne custodisce circa 1040 tonnellate di oro.

La Confederazione Svizzera, in particolare, ha iniziato ad accumulare oro addirittura nel XIII secolo, in parte in risposta a una crisi valutaria in Europa. All’inizio del XVI secolo, gli svizzeri avevano la più grande riserva aurea d’Europa.

Ai giorni nostri, l’oro continua a costituire una parte importante delle riserve della della Banca nazionale svizzera. L’oro è conservato in vari caveau in tutto il Paese, con la più grande concentrazione a Berna. Viene utilizzato principalmente come riserva. A livello mondiale, la Svizzera figura al settimo posto per quel che concerne le riserve auree (1040 tonnellate, come rimarcato poc’anzi), con l’Italia che occupa il terzo posto globale con 2452 tonnellate.

La classifica planetaria è saldamente guidata dagli Stati Uniti con 8133 tonnellate, contro 3353 tonnellate della Germania, seconda in questa luccicante graduatoria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA