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Giovedì 31 Agosto 2023
Ritmi di lavoro serrati ma meno problemi di salute rispetto al resto d’Europa: il report sulle condizioni di lavoro in Svizzera
I dati La Segreteria di Stato dell’Economia e i risultati dell’indagine. Un dipendente elvetico su quattro teme per la sicurezza, altrove è il 34%
Il 23% dei lavoratori dipendenti svizzeri - di fatto una quota vicina a un lavoratore su quattro - ha affermato di temere rischi per la propria sicurezza o per la propria salute a causa del lavoro.
Nel resto dell’Europa - per dare un termine di paragone diretto - questa percentuale è risultata essere nettamente più alta (34%). Nel dettaglio, la maggior parte dei dipendenti svizzeri ha lamentato problemi all’apparato locomotore (55%) e un ritmo di lavoro elevato (59%).
Il diritto di parola
In compenso, la libertà decisionale (57%) e il diritto di parola in talune decisioni sul posto di lavoro (65%) sono elementi ampiamente diffusi e in alcune realtà consolidati. Rispetto all’Europa, lo stato di salute dei dipendenti svizzeri è dunque risultato buono.
Questi i tratti maggiormente significati del report che la Seco (la Segreteria di Stato dell’Economia) ha ufficializzato dopo aver aderito per la terza volta all’Indagine europea sulle condizioni di lavoro.
«Rispetto all’Europa, la percentuale di dipendenti svizzeri che hanno affermato di temere rischi per la propria sicurezza o la propria salute a causa del lavoro si è rivelata particolarmente bassa (23% contro il 34% dell’Europa) - uno dei passaggi clou del report - Anche la quota di dipendenti con problemi di salute quali contratture muscolari alle spalle, mal di schiena e mal di testa è risultata inferiore (37%) rispetto all’Europa, dove il 46% degli intervistati ha segnalato tre o più problemi di salute. Tuttavia, nonostante l’ottima situazione di partenza, la Svizzera deve affrontare numerose sfide per quanto riguarda la protezione della salute sul posto di lavoro».
Come anticipato i due campanelli d’allarme sono costituiti dai disturbi dell’apparato locomotore e dall’elevata intensità del lavoro.
In Svizzera - secondo i dati raccolti dalla Seco - i dipendenti devono sostenere un ritmo di lavoro relativamente alto (59%) rispetto ai loro colleghi europei (49%). Al contrario, il numero di dipendenti svizzeri che soffre di disturbi all’apparato locomotore è molto più basso di quello registrato in Europa (55% contro il 66% del Vecchio Continente). Nei 26 Cantoni è infine più frequente (36% contro il 25% dell’Europa) dedicare parte del tempo libero al lavoro.
I punti di forza
Tra i punti di forza del mercato del lavoro elvetico figurano, in cima alla graduatoria, una grande libertà decisionale a livello individuale (57% contro il 48% dell’Europa), le buone opportunità di carriera (59% a fronte del 50% a livello europeo) nonché la partecipazione e la codecisione sul posto di lavoro (65% contro il 57% dell’Europa). Sia in Svizzera che nel Vecchio Continente una larga maggioranza dei lavoratori ha affermato di poter contare sul sostegno dei superiori (71% a fronte di un 69% a livello europeo) e non da ultimo dei colleghi (80% contro il dato europeo pari al 79%).
Il 27% dei dipendenti svizzeri ha infine affermato che sul posto di lavoro i fattori di stress superavano quelli distensivi in una percentuale comunque inferiore alla media europea (31%). «Le situazioni lavorative caratterizzate da squilibri tra risorse e fattori stressanti possono provocare danni a lungo termine per la salute», l’ultima sottolineatura della Seco.
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