Imprese e Lavoro
Lunedì 27 Gennaio 2025
Dai chatbot agli agenti di IA. Semi di “Sesamo” innovare le Pmi
Innovazione Il progetto della startup “Sesamo” è nato sul treno durante il viaggio da Lecco al Politecnico di Milano. Svolta due anni fa a Smau: Quinoa e l’assistente virtuale
L’idea di creare Sesamo è emersa durante diversi viaggi in treno da Lecco al Politecnico di Milano, andata e ritorno. La startup fondata nel novembre del 2021 da Dario Anghileri (business director), Giulio Dell’Oro (embedded & fullstack developer) e Lorenzo Invernizzi (Ai & Ml lead fullstack developer), è cresciuta, e oggi lavora per diverse realtà del territorio da RattiX al Nameless.
«Siamo nati come startup innovativa con l’applicazione “Spesare”, che confrontava i prezzi dei supermercati per aiutare l’utente a trovare dove un prodotto costasse meno - racconta Anghileri - una app che ci ha permesso di iniziare a lavorare insieme, anche se ci conoscevamo da molto tempo». Un’amicizia che si è evoluta in una collaborazione imprenditoriale maturata sui viaggi in treno da Lecco, dove i tre vivevano, al Politecnico di Milano, dove studiavano. «Quando abbiamo pubblicato la app, abbiamo fondato l’azienda con un nome diverso, “Sesamo”, perché immaginavamo già di sviluppare altri progetti in futuro».
I primi progetti
Tra i primi lavori realizzati dai tre ingegneri lo sviluppo di un software gestionale su misura: «Per i primi due anni abbiamo portato avanti un doppio impegno, lavoravamo come dipendenti all’interno di altre aziende durante il giorno e ci dedicavamo alla startup nei fine settimana e nelle ore notturne».
Diverse le applicazioni web e mobile implementate: «A fine 2023 abbiamo acquisito il nostro primo grande cliente, RattiX, una società attiva nella compravendita di auto, con loro abbiamo avviato un progetto per lo sviluppo di un chatbot basato sull’Intelligenza Artificiale, che ha ottenuto ottimi riscontri. Abbiamo intavolato con l’azienda una decina di nuovi progetti, sviluppati poi a partire da gennaio 2024, quando tutti e tre ci siamo licenziati e dedicati esclusivamente a Sesamo». Dopo appena sei mesi, a giugno, il team della startup si è ampliato, a bordo sono saliti un designer e uno sviluppatore, a breve arriverà un altro designer. Sesamo ha chiuso il 2024 con un fatturato di 350mila euro con il 40% di utile, l’anno precedente era a quota 40mila euro.
La startup si concentrata principalmente su due filoni di attività, da un lato lo sviluppo di chatbot e soluzioni basate sull’IA, dall’altro la realizzazione di software personalizzati per clienti terzi, che vanno dai gestionali alle web app. «Nel primo ambito, dopo aver creato alcuni chatbot su misura, abbiamo deciso di sviluppare un nostro prodotto, Quinoa, il nostro primo software SaaS, Software as a Service. Realizzato nel 2023, lo abbiamo presentato a Smau Milano come soluzione innovativa per creare in modo rapido e semplice un assistente virtuale personalizzato. Gli utenti possono caricare i propri documenti e integrare l’assistente virtuale direttamente sui loro siti web». Quinoa è offerto sia come SaaS, consentendo ai potenziali clienti di provarlo, abbonarsi e implementarlo autonomamente, sia come soluzione progettata ad hoc. «Quest’ultima modalità ci permette di mostrare le nostre competenze nel campo dell’IA, da questo percorso spesso nascono richieste di progetti su misura che sviluppiamo partendo proprio dalle esigenze specifiche emerse».
Gli obiettivi futuri
L’obiettivo per il futuro è proseguire su entrambe le strade: «Se il 2024 è stato l’anno dei chatbot, ovvero assistenti capaci di rispondere a domande all’interno di un contesto delimitato, il 2025 vedrà l’avvento degli agenti di IA, che non si limiteranno a rispondere, ma saranno in grado di eseguire azioni concrete. Assumeranno un ruolo più attivo. Una volta individuata l’esigenza, l’agente potrà compiere una serie di attività, come inviare e-mail, avviare un processo o emettere una fattura».
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