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Agricoltura 5.0 Pellicciari, AlgeniaLab: termometri digitali per valutare l’umidità della terra
Como
L’agritech rappresenta l’integrazione di tecnologie avanzate all’interno del settore agricolo con l’obiettivo di ottimizzare i processi produttivi, aumentare l’efficienza, migliorare la sostenibilità delle coltivazioni e ridurre l’impatto ambientale. Tra gli espositori presenti ad Agrinatura 2025 ci sarà anche AlgeniaLab, una realtà innovativa con sede a Lomazzo che dal 2018 si dedica a studi e ricerche approfondite nel campo dell’agritech.
«Il nostro obiettivo è portare la tecnologia nel mondo agricolo – ha raccontato Giacomo Pellicciari ceo AlgeniaLab nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento che si terrà a Lariofiere dall’1 al 4 maggio - Sviluppiamo soluzioni che prevedono l’installazione di sensori nel terreno, come fossero dei “termometri digitali” in grado di rilevare parametri fondamentali come l’umidità e la temperatura». Ogni “nodo”, un insieme di sensori, raccoglie le informazioni e le trasmette via radio a un gateway, anche a distanze di 12-15 km. «Dal gateway i dati vengono inviati a un server e resi disponibili all’agricoltore che può consultarli per analisi e decisioni operative».
Un approccio che consente di conoscere lo stato del campo quasi in tempo reale, grazie a un sistema di raccolta dati intelligente e adattabile: «Il monitoraggio non è continuo in senso assoluto, può essere calibrato in base alle esigenze specifiche della coltura osservata. Questa flessibilità rende il sistema estremamente versatile e adatto a qualsiasi tipo di coltivazione. Al centro di tutto c’è la raccolta dei dati, un elemento chiave per un’agricoltura moderna, efficiente e sostenibile».
L’interfaccia del sistema offre una visualizzazione intuitiva dei dati attraverso grafici e informazioni dettagliate. Oltre alla consultazione, è in grado di generare notifiche e allarmi nel momento in cui i valori monitorati superano soglie predefinite, stabilite in collaborazione con l’agricoltore o l’agronomo. Questo permette di individuare con tempestività eventuali criticità localizzate all’interno del campo, un aspetto fondamentale considerando che la composizione e le caratteristiche del terreno possono variare sensibilmente anche a distanza di pochi metri.
«Un ulteriore passo avanti, che stiamo già integrando, è l’impiego dell’Intelligenza Artificiale, uno strumento concreto per analizzare i dati raccolti e individuare tendenze. In particolare ci permette di fare previsioni su possibili malattie o infestazioni, che spesso derivano da specifici squilibri chimici o ambientali. Un esempio classico è la formazione di muffa sul pomodoro dovuta a eccessiva umidità in serra».
Grazie all’automazione è inoltre possibile intervenire automaticamente: «Se per esempio l’umidità supera un certo valore, il sistema può attivare la ventilazione della serra per prevenire problemi».
Il sistema si pone l’obiettivo di affiancare l’agricoltore, fornirgli informazioni reali e aggiornate sulla situazione delle coltivazioni, non punta alla sua sostituzione come più volte sottolineato da Pellicciari: «Crediamo fermamente che la decisione finale debba restare in mano a chi lavora sul campo e conosce davvero la propria terra. Noi forniamo solo strumenti di supporto, grafici, dati e notifiche, che rendono più facile prendere decisioni consapevoli.
L’agricoltore può per esempio attivare l’irrigazione, la ventilazione o altri interventi solo quando davvero necessario, risparmiando acqua, riducendo l’uso di fitofarmaci e migliorando l’efficienza complessiva del lavoro».
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