Foto emozionali al tempo dei selfie. «Scelta vincente grazie ai social»

La storia Laura Fugatti, di Bregnano, ha dato vita al progetto “Lowry”, con “portfolio” personalizzati. «Aggiornamento tecnico continuo e scatti sartoriali»

All’epoca dei social, dei selfie e delle fotografie trasformate dai programmi dell’Intelligenza Artificiale (come YouCam AI Pro), investire nella fotografia come professione può sembrare un’opzione controcorrente. E perdente. Invece vale la considerazione contraria, come dimostra la scelta della comasca Laura Fugatti, ventisei anni, titolare di un’impresa dedicata ai ritratti “emozionali” che incrocia la tradizione con le dinamiche dei social network.

Il progetto

Nato dal desiderio di catturare il tempo, il progetto “Lowry” si distingue per la sua capacità di trasformare ogni scatto in un viaggio nelle emozioni: un contenuto “plus”, a ben vedere, rispetto a quanto accade su Instagram, la principale piattaforma social (2 miliardi di utenti attivi mensili, con 50 miliardi di dollari di ricavi nel 2023, attesi in forte crescita alla fine di quest’anno).

Laura Fugatti, cresciuta a Bregnano e successivamente trasferitasi a Cogliate, in provincia di Monza Brianza, ha sviluppato una passione per la fotografia che affonda le radici nella sua adolescenza, trasformando la sua visione in una professione ben consolidata. L’attività di Lowry è focalizzata sulla creazione di immagini che evocano un senso di casa e appartenenza. La specializzazione dello studio include servizi fotografici all’aperto e a domicilio nelle suggestive campagne della Brianza, spaziando dai ritratti di madri e figli alle cerimonie più tradizionali. Ogni servizio è concepito per raccontare una storia diversa dalle altre.

«La formazione è il mio investimento migliore, non soltanto relativamente alla fotografia ma anche verso tutto ciò che riguarda una gestione aziendale e umana – spiega Laura Fugatti - Dal punto di vista tecnico e professionale, il settore fotografico richiede un aggiornamento continuo, anche per quanto concerne le attrezzature».

Esperienze e business plan

Avviato nel 2022, dopo aver aperto la partita Iva, il progetto “Lowry” inizia di fatto nel 2016, quando Laura Fugatti, appena diciottenne, decide di acquistare una fotocamera con il primo stipendio. Il suo percorso lavorativo, che include esperienze in settori diversi, compreso quello della ristorazione, le ha permesso di sviluppare una visione imprenditoriale chiara e definita, come non sempre succede tra i giovanissimi.

Nonostante il blocco imposto dalla pandemia del 2020, il periodo del lockdown è stato utilizzato dalla comasca per mettere a fuoco sia l’idea di un progetto fotografico non sovrapponibile all’esistente, sia un business plan che le desse la sicurezza dei “piccoli passi”.

La sua è una ditta individuale, tuttavia collabora spesso con realtà esterne.

«Mi sento molto grata per il percorso che ho fatto e che continuo a fare per diventare migliore e sempre più competente - riconosce Laura -, consapevole che non c’è un ‘’traguardo’’ da raggiungere, ma solo e sempre evoluzione». Con il sito e la presenza in Instagram, sono arrivate subito le richieste di servizi fotografici “emozionali”. Ma che significa, nel concreto?

«Il mio stile lo definisco romantico ed empatico, perché racconto ogni storia con modalità“sartoriale”, tagliata e cucita a misura del cliente, alle dinamiche e alla sensibilità di ognuno – continua la fotografa comasca - Mi ritrovo molto nella citazione di Diane Arbus: “Fotografare è come andare in punta di piedi in cucina a notte fonda per rubare biscotti. Come Arbus, mi piace l’idea di avvicinarmi a ogni storia con delicatezza, esplorando e scoprendo ogni sfumatura con la stessa curiosità con cui si ruberebbe un biscotto di notte.Le persone che mi scelgono, o tornano a contattarmi, lo fanno perché dicono di sentirsi a casa, non scelgono solo il servizio fotografico ma l’esperienza emotiva che vivono».

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