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(Foto di Cusa)
Il report Ambiente, arte, enogastronomia fattori dell’attrattività del Lario Paolo Bulleri, Isnart: «Gli utenti si aspettano miglior coerenza sull’offerta»
«L’area turistica vede un’elevata quota di turisti stranieri, il territorio ha un allure di esclusività riconosciuta dall’utenza. C’è un’alta quota di clientela millennial e altospendente che si dimostra soddisfatta dalla vacanza. Le sfide per il territorio sono quelle di rimanere attrattivo nel tempo, evolvere e saper rispondere alle esigenze dei millennial, mantenendo la propria identità e non perdendo di vista la consistenza del rapporto qualità/prezzo».
Paolo Bulleri, dirigente area ricerca di Isnart, la società consortile di Unioncamere che si occupa di monitorare il sistema turistico italiano, ha presentato martedì nel corso delle Giornate del Turismo a Lariofiere, una rilevazione sulla domanda turistica che si basa su un questionario nazionale che coinvolge 30mila turisti italiani e stranieri, integrato con 2mila interviste svolte questa estate. L’analisi comprende anche i dati provenienti dalle transazioni finanziarie e quelli forniti dai sistemi di location intelligence, che prendono in considerazione ricerche online, download, attivazione e utilizzo di app.
Il 39% dei turisti che scelgono la Lombardia appartiene alla generazione Y (i nati dal 1981 al 1995), quota che sale al 49% a Como e al 51% a Lecco. «Persone con un’elevata scolarizzazione, che viaggiano alla ricerca di esperienze emozionali, mostrano particolare sensibilità ai temi della sostenibilità, utilizzano il web per informarsi, pianificare e recensire la propria vacanza».
Viaggiano in coppia senza bambini il 48% dei turisti lombardi, il 39% a Como e il 37% Lecco, il che significa che queste località attirano anche una buona percentuale di famiglie. Hanno una laurea il 42% dei turisti lombardi, il 56% di quelli comaschi e il 43% di quelli lecchesi. Perché i turisti scelgono di visitare l’area lariana? «La ricchezza del patrimonio culturale è una delle principali motivazioni, Como attira il 38,2% dei visitatori, Lecco il 21%, rispetto a una media regionale del 29,5%. La natura è un altro fattore determinante, Como registra il 47% delle preferenze, Lecco il 24,9%, ben al di sopra della media regionale del 14,2%».
L’enogastronomia è apprezzata nel 20% dei casi a Como e nel 21,4% a Lecco (Lombardia 12,1%), mentre svago e relax raccolgono il 16,9% delle preferenze a Como e il 13,6% a Lecco, contro il 10,2% regionale. Anche lo sport ha un ruolo significativo: Como e Lecco si attestano rispettivamente al 16,6% e al 13,6%, superando la media lombarda del 10,2%. Infine, Como è percepita come località esclusiva dal 15,3% dei turisti, mentre Lecco si ferma all’1,9%, con una media regionale del 7,9%.
Il giudizio complessivo sulla vacanza è positivo sia per Como (8,4 su 10) sia per Lecco (8,1). Entrambe le aree ottengono i voti più bassi negli ambiti: organizzazione del territorio, offerta culturale e di intrattenimento e rapporto qualità prezzo nella ristorazione.
«Gli utenti, considerato il livello medio-alto dei prezzi, si aspettano una maggiore coerenza con la qualità offerta».
Quest’anno nel periodo estivo le tariffe degli alberghi hanno subito un consistente rialzo: «Soprattutto in provincia di Como, dove l’incremento in agosto è stato del +65% rispetto al 2023, contro una media regionale del +27%. Considerando la sola città di Como il prezzo medio in agosto ha superato i 300euro al giorno, mentre per Lecco è intorno ai 185euro».
Bulleri ha poi analizzato il fenomeno Airbnb: «In Lombardia si contano 95mila alloggi che segnano un +15% sul 2023, circa 12mila si trovano a Como (+2%), a Lecco invece 5mila (+19%). I giorni prenotati nel periodo gennaio-agosto sono stati a Como 751mila (+8% sul 2023), e 293mila a Lecco (+14%)». La variazione 2023-2019 mostra una crescita delle strutture collegate ad Airbnb, +19% a Como e +45% a Lecco, quest’ultima supera di venti punti percentuali la media lombarda (+25%). In merito alle entrate generate dagli alloggi Airbnb, da gennaio ad agosto 2024, a Como si calcolano 175milioni di euro (+41% sul 2023), a Lecco 54milioni (+39%). La crescita del 2023 sul 2019, è più forte a Lecco (+68%) che a Como (+44%), in Lombardia è del +53%. Il prezzo medio di quest’anno si aggira intorno ai 234euro per Como e 186euro per Lecco, la media lombarda è di 173euro.
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