La seconda vita dell’azienda agricola. Nel segno dei mirtilli

Il percorso Il progetto di Mirtilliamo a Lurate Caccivio riporta in vita i terreni della storica realtà di famiglia. Tre specie, duemila piantine e un piccolo spaccio

«Un’azienda agricola giovane, ma con radici antiche». È così che Davide Amonini, imprenditore agricolo di 52 anni, sceglie di definire Mirtilliamo e la sua produzione di mirtilli e ortaggi, che diventano poi conserve, composte, smoothie e altri prodotti, venduti online e sul posto, a Lurate Caccivio.

«Ufficialmente, la nostra avventura inizia nel 2020 - racconta Amonini - nel pieno della pandemia di Covid 19. In un periodo così difficile per tutti, noi cugini abbiamo deciso di ridare vita ai terreni dei nostri nonni, lasciati incolti per oltre vent’anni. Tuttavia, la nostra storia comincia molto prima, all’inizio del secolo scorso, quando i nostri nonni emigrarono dall’Alta Valtellina e fondarono l’azienda agricola Amonini a Lurate Caccivio».

Il progetto

Questa prima azienda Amonini era andata incontro a diverse fasi: un periodo di sviluppo iniziale, seguito da una forte crescita guidata dagli zii degli attuali proprietari, fino ad una momento di declino che aveva portato poi all’abbandono dei terreni. Su quei terreni, oggi, crescono i mirtilli e gli ortaggi di Mirtilliamo.

«Abbiamo iniziato con 500 piantine di mirtillo - precisa Amonini - acquistate in Valtellina per onorare le origini dei nostri nonni. Passo dopo passo, siamo cresciuti in modo sostenibile e con calma. Oggi contiamo oltre 2000 piantine di mirtilli di tre diverse varietà, un orto sinergico e abbiamo ristrutturato una parte della casa dei nonni per creare uno spaccio agricolo aperto il venerdì sera e il sabato mattina. E questo è solo l’inizio».

Le tre varietà citate si chiamano Duke, Draper e Orzak blue. I mirtilli Duke sono piuttosto grandi e hanno una maturazione precoce, intorno a fine giugno. Hanno frutti croccanti, con un gusto equilibrato tra dolce e acidulo.

I mirtilli Draper sono più piccoli, maturano intorno alla seconda metà di luglio e hanno un sapore più intenso. Anche gli Orzak blue maturano tardivamente e sono piuttosto resistenti al caldo.

Fin dai primi passi, Mirtilliamo ha scelto di rendere i clienti partecipi della propria visione e delle proprie attività: da una parte con l’iniziativa “Adotta una piantina”, attraverso cui chiunque può sostenere l’azienda agricola con una particolare “adozione” e seguire lo sviluppo della propria pianta di mirtilli, ottenendo anche una quota di raccolto; dall’altra ci sono le visite ai campi, chiamate “Raccogli e gusta”.

«Questi eventi attraggono persone di tutte le età, dai bambini di due anni agli anziani, dalle coppie alle famiglie - spiega Amonini - Ciò che accomuna tutti i partecipanti è l’amore per la natura e il desiderio di stare all’aria aperta. Vogliono gustare prodotti buoni raccolti con le proprie mani, conoscendo con certezza la provenienza. C’è anche una forte voglia di fare qualcosa di diverso, di manuale e di vero, lontano dal mondo digitale».

La sostenibilità

Per quanto riguarda la sostenibilità, l’azienda adotta metodi di coltivazione biologici ed un sistema di irrigazione a goccia per evitare lo spreco d’acqua. Nell’orto sinergico, vengono utilizzati alcuni particolari fiori per ridurre naturalmente la presenza di insetti nocivi.

«Crediamo fermamente che queste pratiche non solo proteggano il nostro ambiente - dice ancora Amonini - ma migliorino la qualità dei nostri prodotti». Anche perché, stando a stretto contatto con la terra, chi lavora a Mirtilliamo si sta rendendo conto di come il clima stia mutando velocemente. «L’anno scorso - ricorda Amonini - abbiamo avuto tre volte la grandine, la prima addirittura è stata a fine aprile. Si tratta di una cosa molto strana, lo dico da imprenditore agricolo da oltre trent’anni. Quest’anno invece il freddo è stato intenso, con temperature non proprio primaverili che hanno senz’altro compromesso la maturazione. Avendo tre varietà di mirtilli differenti riusciamo ad avere una maturazione continua da giugno a fine agosto, ma sicuramente il clima sta cambiando e lo si vede proprio nelle piccole cose».

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