Lake Como fa moda e ispira Emilia Wickestead

Sistema virtuoso La stilista inglese dedica una linea a Passalacqua con JT Consultant e Creazioni Digitali

Passalacqua fa moda, non soltanto per l’appeal sofisticato che è valso alla struttura il titolo di Miglior Hotel dell’anno a Londra nella classifica di World’s 50 Best Hotel 2023. La villa settecentesca di Moltrasio, dove Vincenzo Bellini compose “La Sonnambula” (1829), di proprietà della famiglia De Santis, ha ispirato la stilista inglese Emilia Wickestead, autrice di una collezione di pochi capi versatili e vacanzieri – bikini, costume, prendisole, abiti-kaftano e caftani – in cui prevale la stampa. Le rose di Passalacqua, specialmente, partecipano ad alimentare l’immaginario della stilista quarantenne, nota anche ai non specialisti per essere amatissima dalla principessa Kate d’Inghilterra. Una perfetta, quasi iconica testimonial degli abiti fluidi dell’impeccabile sartorialità “bon chic bon genre” di Emilia Wickstead.

In verità, la stilista anglosassone ha ampliato il campo dell’ispirazione di “The Emilia Wickstead X Passalacqua Line” al Gran Hotel Tremezzo, come si legge nella presentazione dei capi sul sito web, introducendo la palette arancio nel costume intero total color e in uno dei caftani. Da segnalare è la particolarità delle stampe disegnate da Emilia Wickstead e realizzate da JT Consultant, una società comasca di consulenze tessili gestita da Gianni Pennisi, fornitrice del progetto portato a termine con Emilia Wickstead e stampato presso Creazioni Digitali di Lurate Caccivio in cui il disegno del cliente viene arricchito dalla presenza dei pesciolini simbolo dell’hotel Passalacqua. L’effetto finale ricorda la Toile de Jouy, con una cartella colori – come ha spiegato Wickstead a “Vogue” – in cui il giallo mostarda, in particolare, richiama gli esterni e i tendaggi, mentre per il blu l’ispirazione arriva dalla sala della prima colazione e dalla zona pranzo. «Questi disegni senza tempo catturano alla perfezione lo spirito di Passalacqua, e danno ad ogni donna la chance di portarlo con sé, ovunque vadano» ha riconosciuto Valentina de Santis, ceo di Passalacqua nell’intervista a “Vogue”.

Co-branding di lusso

Nessuna meraviglia che si parli di una collezione che è “un’ode” all’hotel («Si entra in questo mondo fantastico – ha detto la stilista al magazine – (…) non cambieresti nulla. È qualcosa di bello e ipnotico»). Interessante, al di là del fattore moda della capsule, è la collaborazione in sé stessa, una forma di co-branding. Ricorrente nel mondo del fashion, la condivisione di un progetto tra imprese o tra testimonial / imprese, specie del comparto del lusso, esalta (implicitamente) in questa capsule il carattere Passalacqua quale brand del turismo d’alta gamma, che coniuga bellezza, estetica, appeal internazionale. Si aggiunge inoltre un tassello di valore nel rapporto tessile-moda del distretto.

JT Consultant ormai da diversi anni collabora con Emilia Wickstead come fornitore ufficiale, avendo creato un legame molto stretto con la stilista neozelandese che vive a Londra, frutto di anni di collaborazione e stima reciproca, fornendo tessuti uniti e stampati e creando effetti di stampa innovativi e altamente sostenibili. Nella collaborazione tra Jt Consultant e Creazioni Digitali, durante il processo di produzione, non viene usata acqua nella fase della lavorazione, infatti, riducendo di molto le emissioni nell’atmosfera, per una stampa ecosostenibile.

Case history aziendale

Per l’azienda, la collaborazione con Emilia Wickstead , così come con altri stilisti, è un test importante: «Prendiamo queste proposte come una sfida, una mission da portare a termine – spiegano a JT Consultant, l’azienda che ha attuato tutto il processo di lavorazione dei tessuti, dalla ricerca degli stessi con alta percentuale di sostenibilità e riciclabilità, alle grafica e le varianti di colore, le campionature e la produzione stessa, collaborando con Creazioni Digitali guidata Roberto Lucini -. É stato un onore poter contribuire nell’ottima realizzazione del progetto. Una particolare menzione va fatta alla Tintoria Tima di Lurate Caccivio, nostro partner da tempo proprio per le collezioni sviluppate per i nostri clienti stilisti e in particolare per Emilia Wickstead».

JT Consultant ha da anni stretti rapporti con alcuni brand inglesi, che serve seguendo tutto il processo produttivo dall’idea iniziale alla consegna del tessuto finito e pronto per la confezione, cercando sempre di attuare proposte innovative ed eco sostenibili. «Conoscere nuove realtà, nuovi stilisti e nuovi progetti dove la sostenibilità è il tema prioritario è sempre un piacere - continua Pennisi - perché possiamo esprimere, da un lato, tutto il nostro potenziale tecnologico, dall’altro tocca delle corde, appunto quelle relative al benessere del nostro pianeta, a noi molto care».

Di particolare glamour il servizio fotografico di “Vogue”, interpretato da donne di generazioni diverse e fotografato da Phil Hewitt, in una galleria inaugurata da Martina Mondadori, fondatrice e direttrice di “Cabana Magazine”, con l’artista Giulia Peyrone, la giovane attrice Martina Ferragamo e l’interior designer Enrica Stabile. In vendita online (emiliawickstead.com), i capi della capsule “The Emilia Wickstead X Passalacqua Line” sono acquistabili anche nella boutique dell’hotel.

© Riproduzione riservata

© RIPRODUZIONE RISERVATA