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Lunedì 07 Aprile 2025
Poliform e i mercati esteri. Lo sguardo oltre gli Usa
Espositori Marco Spinelli, terza generazione dell’azienda di Inverigo anticipa le strategie anti-dazi
Sono otto i giovani delle famiglie Anzani e Spinelli che oggi lavorano in Poliform, con la regia dei tre fondatori: Giovanni Anzani, Aldo e Alberto Spinelli che nel 1970 hanno avviato insieme l’azienda. Oggi Marco Spinelli, esponente della terza generazione, annuncia le novità del Salone del mobile, inteso, anche, come luogo di ricerca per ampliare i mercati emergenti ed alternativi.
Come è stato pianificato il passaggio generazionale all’interno di Poliform?
Negli ultimi anni, abbiamo iniziato a preparare questa transizione in modo molto graduale. I tre fondatori sono ancora attivi in azienda e collaborano con la nuova generazione, affiancandola ormai da anni. In questo modo è stato possibile per i giovani accumulare esperienza nel tempo. Abbiamo già stabilito un patto di governance che permetterà di gestire nel migliore dei modi l’azienda nel futuro.
Quali sono le aspettative sul Salone di quest’anno?
Lo stand di Poliform sarà come sempre un appuntamento fondamentale per noi e per i nostri clienti da tutto il mondo.
È il momento per consolidare legami che proseguono da lungo tempo e per creare nuove relazioni. In questa occasione l’azienda dichiarerà i trend dei prossimi anni in relazione ai suoi clienti. Come sempre a Milano portiamo la nostra visione dell’abitare con un’esposizione che unisce design senza tempo e soluzioni innovative, tra indoor, outdoor e architettura.
Quali sono i vostri mercati di riferimento?
L’Europa e l’Italia sono di grande rilievo per noi. A livello globale, gli Stati Uniti, la Cina e l’Asia sono i mercati più importanti, ma certamente ora c’è una certa preoccupazione riguardo ai dazi del 20 % sulle merci italiane che sono stati imposti da questa amministrazione Usa. Per il momento ci sono ancora degli interrogativi sull’impatto che potrebbe avere sul nostro business.
Signor Spinelli, si stanno affacciando tra i vostri clienti, persone e aziende di Paesi che possono diventare alternative percorribili per l’arredo Made in Italy?
Nelle più recenti edizioni del Salone erano già presenti numerosi buyer da India e Medio Oriente. Anche i dati di crescita indicano che questi potrebbero diventare nuovi mercati di riferimento dove compensare eventuali cali di fatturato negli Usa. Sembrava potesse essere molto interessante il mercato cinese, ma ora è evidente che la Cina sta attraversando una crisi nell’immobiliare che non si risolverà presto. Ci aspettiamo che la situazione migliorerà, ma nell’arco dei prossimi due anni, non prima. Stiamo quindi investendo in differenti e nuovi mercati: siamo presenti in India da diversi anni. Quest’anno apriremo un nuovo punto vendita a Tokyo, un flagship store di 900 metri quadri nell’area più significativa per il design della capitale giapponese. L’inaugurazione è prevista per il 20 maggio. Inoltre, abbiamo in programma di aprire a Riyad entro il 2025. La situazione nel Medio Oriente è favorevole a una crescita di interesse per le nostre proposte. Infine abbiamo recentemente aperto un monomarca a Dubai, dove già eravamo presenti, e questa nuova apertura ci ha dato grandi soddisfazioni.
Temete una ripercussione anche per i contro dazi che potrebbe imporre l’Unione europea per l’importazione di materie prime dagli Usa?
No perché i materiali dei nostri arredi sono di provenienza italiana ed europea. Per realizzare i nostri progetti utilizziamo per la quasi totalità materie prime italiane e di altri paesi del nostro continente, in questo modo riusciamo a garantire una qualità nella filiera a monte dei nostri prodotti.
Quali novità introdurrete quest’anno al Salone?
Le aree esterne sono dedicate alla nuova collezione outdoor in teak. All’interno dello stand la palette dei colori richiama la corporate identity di Poliform. “White boxes” incorniciano le varie ambientazioni che scandiscono il ritmo dell’abitare: si passa dalle aree più conviviali alla dimensione più familiare e intima della casa. Nell’area living presenteremo le nuove collezioni firmate da Jean-Marie Massaud che reinterpreta il comfort living in due nuovi sistemi di imbottiti dal look radicale, dando così continuità a un concept progettuale iniziato lo scorso anno con il divano Ernest. Nella nuova collezione Owen divani e poltrone sono accomunati dal design dello schienale, che sembra avvolgersi su se stesso come un nastro di Moebius, inclinandosi leggermente al centro per terminare poi nei braccioli. La struttura è in massello che in un gioco di incastri e geometrie solleva il volume imbottito. Joan è invece un divano dal design minimalista e versatile. Nelle novità per la zona giorno, Massaud firma anche importanti ampliamenti di gamma. Inedita è la proposta di illuminazione, per la prima volta collaboriamo con lo studio milanese Studioutte che firma due lampade: Helga che reinterpreta la tradizionale lanterna e Arthur invece pensata come archetipo della lampada da lettura. Nell’area living saranno ospitate le nuove librerie: Tess firmata Jean-Marie Massaud, leggera ed essenziale, e Wall System, l’iconico sistema giorno di Poliform. Il passaggio alla zona notte è definito dal sistema Senzafine.
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