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Lunedì 19 Agosto 2024
Il segreto Rimadesio: filiera corta e connessa. «Il mercato ci premia: + 44%»
I risultati premiano Rimadesio, azienda brianzola dell’arredo: strategia che riduce giacenze, costi ed errori. Il ceo Davide Malberti: «Si raccoglie il frutto del lavoro del ’21-’22. Punto di forza la rete mondiale di vendita»
Rimadesio, marchio dell’arredo con sede a Giussano, conclude il primo semestre del 2024 con un volume di vendite che sfiora i 44 milioni di euro. Un risultato record per l’azienda brianzola, con un incremento del 3% rispetto allo scorso anno, frutto di una strategia globale per la rete di vendita e locale per la filiera produttiva, come spiega Davide Malberti, ceo di Rimadesio.
In una semestre di rallentamento generale, si distingue la buona performance del primo semestre di Rimadesio, a cosa è dovuta?
Nella prima metà di quest’anno abbiamo registrato un aumento del fatturato del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è stato supportato da una forte domanda per i nostri prodotti, in particolare nel segmento del design d’interni. La nostra strategia di espansione nei mercati internazionali sta dando i suoi frutti, contribuendo notevolmente alla crescita
Quali sono stati i principali fattori che hanno influenzato questa crescita?
Abbiamo investito significativamente in innovazione e ricerca per migliorare la nostra offerta e rimanere competitivi. Inoltre, la nostra capacità di adattarci rapidamente alle tendenze del mercato, come la crescente richiesta di soluzioni sostenibili, ci ha permesso di attrarre una clientela sempre più consapevole. Infine, il nostro team ha lavorato per mantenere alti standard di qualità e servizio, creando relazioni durature con i nostri clienti. Inoltre abbiamo la fortuna di operare su un numero significativo di mercati. La rete distributiva è composta oggi da più di 80 showroom monomarca, 3 flagship store a gestione diretta e una rete di dealer selezionati attivi in tutto il mondo. Dopo le più recenti aperture dei punti vendita di Milano Sempione, Ginevra e Singapore, entro fine 2024 sono previsti opening di showroom monobrand a Bilbao, Città del Lussemburgo, Hanoi, Hyderabad, Mumbai, Palma di Mallorca, Shanghai, Varsavia e di due esclusivi flagship store a gestione diretta a Parigi e Miami. Stiamo inoltre esplorando opportunità in altre città europee e asiatiche. Ogni apertura mira a rafforzare la presenza del marchio e a offrire ai nostri clienti un’esperienza diretta dei prodotti.
Qual è la relazione con i partner dei diversi showroom?
Abbiamo adottato una strategia di fidelizzazione e supporto ai partner locali nei vari mercati, creando una rete solida e performante. Questa rete ci permette di avere continuità e stabilità degli ordini nel tempo. All’interno dei negozi con il nostro marchio, i partner che collaborano con noi si dedicano alla presentazione e alla vendita dei nostri arredi ma soprattutto sono impegnati nel proporre interi progetti di arredamento su misura. Ma questo tipo di strategia ci ha permesso nel 2023 di ottenere un numero considerevole di ordini, nonostante la seconda parte dell’anno sia stata difficile per molte aziende del nostro settore. I progetti sono in generale molto lunghi e i risultati arrivano dopo diversi mesi, a volte dopo un anno.
Riguardo alla seconda metà del 2024 quali sono le aspettative?
Stiamo partendo bene. Abbiamo registrato buoni risultati sia in termini di fatturato che di ordinativi. La nostra attenzione è rivolta agli ordini in arrivo, che ci stanno mostrando un trend positivo. È interessante notare che alcuni mercati, come quello della Cina, generalmente fonte di difficoltà in questa fase incerta, per noi stanno proseguendo in modo positivo. Questo potrebbe essere dovuto al fatto che, negli anni passati, non abbiamo raggiunto gli alti livelli di performance che altre aziende del comparto hanno segnalato. È quindi possibile che si stia raccogliendo ora il frutto del lavoro svolto nel 2021 e 2022.
In quali mercati avete riscontrato un aumento degli ordini nei primi mesi dell’anno?
In questo momento il mercato dove si registra l’espansione più forte è la Cina con +22%, ma anche il mercato inglese, per esempio, è stato molto promettente, in parte grazie a un negozio diretto che gestiamo. L’Olanda, nonostante non rappresenti una porzione significativa del nostro fatturato, ha comunque contribuito in modo importante. Fortunatamente, anche il mercato americano ha ripreso a crescere e abbiamo importanti contratti avviati sia a New York che in altre città degli Stati Uniti.
Come la rete di vendita è stata il driver su cui si è costruita l’espansione di Rimadesio?
La nostra strategia è cominciata nel 2000, e l’obiettivo è sempre stato quello di creare spazi che riflettano la qualità e le caratteristiche del nostro marchio. Lo store di Milano, ad esempio, è stato progettato per essere l’archetipo esemplare di tutti gli altri punti vendita nel mondo, non solo in termini di fatturato ma anche come modello di business e presentazione. Ogni nuovo negozio è pensato sul modello di Milano e orientato per supportare l’intera rete di vendita, assicurando così che la qualità possa essere mantenuta in ogni punto di contatto con il cliente.
Riguardo alla vostra filiera di produzione, come garantite qualità e stabilità delle forniture mentre registrate un aumento degli ordini?
Abbiamo adottato una filiera corta e altamente specializzata, per il 97% rappresentata da fornitori localizzati in Italia e il 78% in Lombardia: una rete sempre più interconnessa alla sede Rimadesio, con vantaggi che si riflettono nella riduzione del tasso d’errore sull’esecuzione delle commesse, nell’acquisto ragionato dei materiali grazie all’esatta conoscenza dei valori di giacenza e nel monitoraggio in tempo reale dello stato d’avanzamento produttivo. Nel tempo abbiamo creato un network di fornitori allineati ai nostri valori aziendali e riteniamo sia necessario un approccio collaborativo per garantire obiettivi condivisi, alta qualità e ottime performance.
Come vi state preparando per garantire la continuità e lo sviluppo dell’azienda?
Stiamo già coinvolgendo la terza generazione nella governance. I miei figli e quelli di mio fratello Luigi, direttore finanziario di Rimadesio, stanno acquisendo esperienza sia all’interno che all’esterno dell’azienda, per avere una visione globale del business. Stiamo anche preparando un percorso di affiancamento per assicurare una transizione senza intoppi. L’obiettivo è quello di garantire che Rimadesio continui a crescere e prosperare, sempre mantenendo saldi i valori e le tradizioni che ci hanno contraddistinto.
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