Imprese e Lavoro
Lunedì 16 Maggio 2022
«Si colgono segnali di fiducia
Noi entriamo in nuovi mercati»
L’azienda Marco Corti guida la Costamp,che è attiva negli stampi per l’auto
«Nonostante la situazione generale, in Costamp attraversiamo un periodo molto positivo».
La notazione è di Marco Corti, presidente e ad dell’azienda dell’automotive con sede a Sirone, quotata a Milano e specializzata nella progettazione e realizzazione di stampi di grandi dimensioni destinati pressoché totalmente (95%) ai grandi marchi dell’automotive ma anche ad applicazioni industriali diverse.
Nella sua attività Costamp, nata da un’attività fondata negli anni Cinquanta del secolo scorso, presidia oggi l’intera catena del valore o opera direttamente con gli Oem, i produttori originali. «Stiamo entrando in nuove linee di business- aggiunge Corti -, con l’accordo più recente chiuso la scorsa settimana e per il quale aspettiamo comunicazione dall’ufficio legale del cliente per darne a nostra volta comunicazione. Si tratta di un accordo che investe comunque i giga stampi, vera frontiera dell’automotive presidiata da due sole imprese al mondo. Costamp è una di queste ed è stata scelta per il nuovo progetto».
Sui venti di recessione annunciati da più parti Corti sottolinea come i mercati vivano un paradosso: «Dal nostro osservatorio che a ben guardare è piuttosto privilegiato in quanto consente di intercettare con ampio anticipo le tendenze di consumo, sembra che in certi settori il rischio recessione sia concreto, sempre che i costi delle materie prime e dell’energia restino a livelli così alti. Ma la verità è che malgrado tiri aria di recessione le aziende faticano a trovare personale. Ritengo che una volta posto fine al conflitto in Ucraina ci sarà una fortissima ripresa».
La crisi tuttavia continua ad attraversare pesantemente il settore delle auto e la penalizzazione del potere d’acquisto dei salari non fa prevedere miglioramenti, con i nuovi incentivi di Stato la cui efficacia resta ora tutta da testare: «Nell’automotive la mass production certamente è in calo – conclude Corti – e anche il segmento premium dà problemi in termini di disponibilità di prodotto e di lunghissimi tempi di consegna. Restando convinto che la transizione non possa essere solo elettrica, osserviamo i mercati e registriamo che comunque negli ultimi mesi i nostri clienti sembrano un po’ meno depressi. Restiamo senz’altro ottimisti». M. Del.
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