Startup vicine alle imprese per crescere insieme

ComoNext Confronto a Lomazzo sul travaso di competenze nel “matching” Panzeri, Confindustria: «Sfatare il mito di realtà produttive dalla vita breve»

«Un incontro che ci auguriamo rappresenti il primo di una lunga serie che consentirà alle nostre startup di avvicinarsi alle aziende del territorio, in modo che possano nascere sinergie». Ivan Parisi direttore generale di ComoNext ha aperto giovedì 14 novembre «Startup e imprese, fare matching per crescere», l’evento promosso da Confindustria Como, ComoNext e Camera di Commercio Como-Lecco, pensato per ispirare nuove partnership e promuovere l’innovazione. Sei le startup che hanno illustrato i propri progetti, creativi e tangibili, alla platea composta da una trentina di imprese riunite nell’Innovation Hub, giovani realtà che nella maggior parte dei casi vorrebbero sperimentare nuovi ambiti di applicazione per i propri progetti.

«Pensiamo ci possano essere tante possibilità di collaborazione, sia per le startup per crescere, sia per le aziende per affrontare temi e tecnologie di frontiera – ha proseguito Parisi - La collaborazione è fondamentale, come la fiducia e la pazienza per riuscire a lavorare insieme».

«Un’iniziativa che coglie l’essenza del ruolo di questo parco che non è nato per essere un condominio di imprese innovative, ma per aiutare le realtà che ci sono al suo interno a consolidarsi e per fare trasferimento tecnologico alle aziende che stanno all’esterno – ha aggiunto Enrico Lironi presidente di ComoNext - È importante raccogliere tutte le forze e lavorare in grande sinergia perché solo così potremo raggiungere l’obiettivo di disseminare innovazione dentro e fuori dal parco».

«Vorrei sfatare il mito sulle startup che hanno vita breve, forse succedeva una volta, oggi è diverso, una delle realtà che partecipa a questo incontro fa ricerca da 12 anni, l’idea non basta, servono competenze, risorse, fondi, strategia, innovazione e creatività – ha osservato Marcella Panzeri, consigliere con delega Area Economia d’Impresa Confindustria Como - Un match fondamentale quello tra le startup che apportano dinamismo e creatività, e le imprese consolidate che possono contribuire a farle crescere con competenze, fondi, conoscenza del mercato, visione strategica, esperienza e competenze complementari. Le startup non sono un insieme di ragazzini che hanno un’idea, oggi sono vere e proprie imprese con competenze trasversali».

«“Collaborazione” e “sinergie” sono termini che a volte sentiamo un po’ come abusati, termini che bisogna tradurre in azioni – ha evidenziato Immacolata Tina responsabile Uo Innovazione, Digitalizzazione e Pid - Camera di Commercio Como-Lecco - Uno sforzo concreto che ognuno di noi apporta al percorso di queste startup. È importante farsi vedere insieme: Camera di Commercio, ComoNext e Confindustria, in modo che possiate focalizzare i pezzi del puzzle che avete a disposizione come risorsa. Formazione, informazione e strategie, sono strumenti fondamentali per lo sviluppo e la crescita non solo delle startup, ma anche delle imprese».

La Camera di Commercio Como-Lecco apre bandi per fare entrare nuove realtà a ComoNext, entro fine anno ne verranno incubate ulteriori cinque.

Capacità combinatoria

L’Innovation Hub oggi conta 140 aziende delle quali 30-35 sono startup: «Abbiamo modellizzato il sistema di ComoNext nella Next Innovation, un tavolo ad assetto variabile dove le diverse competenze dialogano per trovare soluzioni alle esigenze che ci vengono sottoposte – ha osservato Alex Curti, innovation manager di ComoNext - Le startup hanno competente, prodotti e servizi molto spesso di frontiera, alcuni difficili da capire nella loro genialità. Il punto interessante è la capacità combinatoria dei diversi punti di vista, includere all’interno di una soluzione che proponiamo a un’azienda, anche competenze che magari non si pensava di inserire». «Il sistema industriale nel suo complesso è di fronte a grandi sfide, stiamo immaginando un mondo diverso e le aziende devono adeguarsi al cambiamento che oggi si chiama transizione e che ci porterà a un modello differente – ha affermato Stefano Poliani, presidente Digital Innovation Hub Lombardia - Quando chiediamo all’impresa perché non ha affrontato un percorso di digitalizzazione, la risposta mediamente è: per mancanza di risorse economiche o tempo.

Negli ultimi anni, da Industria 4.0 in poi, il nostro Paese ha usufruito di una serie di benefici dedicati alle aziende che hanno portato l’Italia a scalare la classifica europea per investimenti in innovazione, nel 2017 eravamo fanalino di coda, nel 2021 siamo arrivati al terzo quarto posto». E in merito al tempo, secondo Poliani la risposta nasconde qualcosa di più profondo: «Forse l’impresa non ha le competenze per comprendere quali sono i benefici e i vantaggi dell’innovazione e della digitalizzazione, dietro questa risposta temo ci sia il tema più grande della carenza di figure che le aziende non trovano sul mercato, il rapporto tra startup e imprese può colmare un po’ questo vuoto che è uno dei principali limiti all’innovazione e alla digitalizzazione».

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