Turismo immersivo 5.0. «Il futuro del lago è qui»

L’azienda Pier Mariano, titolare di “Shake” sta aprendo una via promettente. «Stanno emergendo molte tecnologie di ripresa. Il “salto” nel dopo Covid»

Cernobbio come non è stata mai vista, per creare un’esperienza di realtà aumentata e intercettare il turismo business che transita a Lago, a Villa Erba, e invogliarlo a salire di quota, nelle splendide alte terre lariane.

L’idea è del Comune di Cernobbio con il progetto Oltre lo sguardo, presentato a ComoLake2024, mentre la realizzazione è dell’azienda comasca Shake che ha disegnato un tour lungo un percorso escursionistico verso in Bisbino e che lo ha reso immersivo, in realtà virtuale, attraverso visori VR Oculus e le capacità tecniche e creative dei suoi operatori.

Il visore VR Oculus

«Abbiamo sviluppato un’applicazione in cui, utilizzando il visore, crea un’esperienza immersiva a 360 gradi sui sentieri sopra Cernobbio – spiega Pier Mariano, titolare di Shake - il visore VR Oculus che abbiamo portato a Villa Erba per LakeComo2024 offre un trailer che racconta il percorso, successivamente appare una mappa con cinque o sei punti interattivi che l’utente può selezionare e visitare lungo il suo “cammino” virtuale». La visita virtuale si conclude con un’attività esperienziale di mindfulness condotta dalla spiritual coach Lucia Giovannini, formatrice e autrice di fama mondiale di bestseller tradotti in nove lingue, per dare nuovo valore al tempo, tra boschi, colline e vallate e promuovere la ricerca di benessere ed equilibrio. L’azienda Shake, con sede a Como e una decina di collaboratori, è un’agenzia creativa con oltre 20 anni di esperienza. Un gruppo di persone con abilità diverse ma complementari che ha un particolare focus sulla produzione video sia per la parte di contenuti che per l’utilizzo di tecnologie digitali di “avanguardia”.

Lo studio oltre ad occuparsi di sistemi di produzione immersiva e di ideazione di contenuti per la comunicazione, organizza per i suoi clienti anche eventi e installazioni interattive.

Dal ’99 ricerca ininterrotta

Shake ha una storia che parte dal lontano: «abbiamo sviluppato e brevettato nel 1999 un sistema di ripresa a 360 gradi che viene accompagnato da un sistema di proiezione a 360 gradi – aggiunge Pier Mariano - non si utilizzava il visore, ma l’utente si trovava all’interno di una stanza, più o meno grande, e viveva un’esperienza immersiva in questo contesto. Da quel brevetto abbiamo continuato a sviluppare e perfezionare le nostre tecnologie, realizzando diversi progetti a livello regionale e provinciale. Il primo lavoro che abbiamo realizzato è stato per il Comune di Arezzo, poi è iniziata la collaborazione con la Regione Lombardia che ci ha portati fino all’Expo, dove abbiamo come “girato il mondo” da fermi, perché abbiamo curato il Padiglione Zero con la nostra tecnologia a 360 gradi, riprendendo 300 paesaggi di ogni parte della Terra che sono stati proiettati a Expo con la nostra tecnologia immersiva» una soluzione che ha precorso gli attuali visori VR Oculus. Como ha visto quindi svilupparsi una soluzione che ha la primogenitura dell’esperienza visuale immersiva.

«Siamo partiti nel ’99, quando nessuno aveva effettuato riprese e proiezioni immersive. Siamo stati i primi – tiene a ribadire Pier Mariano - negli ultimi cinque anni sono poi emerse molte tecnologie di ripresa, ma grazie alla nostra esperienza abbiamo anticipato molti e già realizzato decine di proiezioni. Durante il periodo del Covid abbiamo trasferito tutto ciò che era l’esperienza reale nel virtuale, facendo sì che l’utente, rimanendo in una stanza, potesse vivere un’esperienza immersiva attraverso un visore» da quello all’idea di utilizzare l’esperienza virtuale per promuovere località inusuali per un turismo selezionato.

È quello che è stato capace di immaginare il Comune di Cernobbio con il progetto, dall’evocativo titolo “Oltre lo sguardo”, nel suo stand presente nelle quattro giornate a ComoLake2024. Un’idea che è una dichiarazione di intenti su come programmare il futuro del turismo e dargli la direzione da tanti auspicata: delocalizzare, destagionalizzare e cercare di rivolgersi a target alternativi. Anche per questo Regione Lombardia ha premiato il progetto, tramite il bando turistico “Ogni Giorno in Lombardia”, con un finanziamento di 10mila euro.

L’iniziativa si colloca in una più ampia visione: il bisogno di rispondere al desiderio di trascorrere il tempo libero nella natura e di prendersi cura di sé come asset per lo sviluppo di un turismo moderno e sostenibile, con lo scopo di spronare ad andare anche fisicamente alla scoperta di una Cernobbio al di fuori dei tradizionali circuiti di visita.

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