Sostenibilità non di facciata: «Ora si investa in green jobs»

Valori e aziende A Como la propensione ecosostenibile, tra le imprese, è fattore “rilevante” per il 79,2%, più che a Lecco (72,4%), e azione strategica

Un territorio attento agli obiettivi di sviluppo sostenibile e preoccupato dagli impatti ambientali: è quello raccontato dal Rapporto Statistico presentato a Lariofiere durante la 22esima Giornata dell’Economia, e redatto dalla Camera di Commercio Como-Lecco.

Il Rapporto - che analizza dati relativi al 2023 e ai primi mesi del 2024 - quest’anno ha scelto la sostenibilità come uno dei suoi focus principali, come anticipato nelle prime pagine da Carlo Guidotti, Responsabile U.O. Studi e Statistica della Camera di Commercio.

Nell’insieme, secondo i dati diffusi dal Rapporto, il 76,6% delle aziende lariane ritiene la sostenibilità «un elemento rilevante nella propria attività», con la provincia di Como (79,2%) che supera quella di Lecco (72,4%). Si registrano differenze anche tra i quattro macrosettori scelti come riferimento nel Rapporto: sempre considerando l’area lariana nel suo insieme, troviamo al primo posto tra i più “preoccupati” il settore industriale, dove la percentuale tocca l’85,1%; al secondo posto il commercio al dettaglio con il 75,8%, poi i servizi con il 73,9% e infine l’artigianato con il 69,4%. In totale, sono state intervistate 259 attività con sede a Como e 144 con sede a Lecco.

Percezione diversa

«La maggior consapevolezza delle imprese industriali in relazione al tema della sostenibilità - si legge nel Rapporto - è imputabile, almeno in parte, al fatto che le loro attività sono associate ad impatti ambientali significativi, come l’utilizzo di risorse naturali e l’emissione di sostanze inquinanti; di conseguenza, anche in virtù di normative specifiche, sono tenute ad attivarsi per ridurre gli effetti negativi sull’ambiente».

Al contrario, le aziende artigiane potrebbero non percepire direttamente gli effetti della propria attività sull’ambiente.

A questa percezione diffusa si accompagna anche un qualche tipo di impegno concreto. Nella maggior parte dei casi, infatti, le imprese lariane dichiarano di aver adottato o di star pianificando di adottare delle azioni in grado di limitare l’impatto sull’ambiente. In questo caso, le differenze tra le due province vengono meno, anzi, Lecco passa in leggero vantaggio: a Como, le imprese «che hanno svolto o prevedono di svolgere attività per favorire la sostenibilità» sono il 64,6%, a Lecco il 66,5%. In parallelo a questo dato è stata calcolata anche la quota di imprese che ha messo o metterà in atto interventi per migliorare la propria sostenibilità sociale, pari a circa il 54,3% in tutta l’area lariana.

«In generale, in molte imprese lariane si osserva una crescente propensione ad investire sui temi ambientali - si legge nel Rapporto - indice di un concreto e reale interesse e non di politiche di “greenwashing”, ovvero di ecologismo e/o ambientalismo di facciata». Per ampliare ulteriormente il numero delle imprese coinvolte in questo tipo di interventi e la qualità dei progetti avviati «sarà però necessario dar vita ad azioni di sostegno finalizzate a far comprendere i reali vantaggi, a interpretare le normative e a semplificare le procedure, a sostenere gli investimenti che saranno necessari». Fondamentale anche, dice il Rapporto, che la Camera stimoli ad investire su «tecnici e operatori specializzati (“green jobs”), da inserire anche in posizioni strategiche e non solo nell’area della produzione, ma anche delle risorse umane, del marketing e della comunicazione, della logistica».

L’Agenda 2030

Alcune di queste strategie sono già partite, e vengono ricordate nel Rapporto. C’è innanzitutto il “Piano per la competitività e lo sviluppo dell’area lariana”, predisposto nel 2019 in occasione della nascita della Camera di Commercio di Como-Lecco. Con il Piano ci si è posti così l’obiettivo di diffondere tra le imprese la conoscenza degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU, dando poi vita a nuovo Osservatorio Sostenibilità, focalizzato proprio su i quattro obiettivi dell’Agenda più legati alla missione della Camera di Commercio: Educazione di qualità, Energia pulita e accessibile, Lavoro dignitoso e crescita economica, Imprese, innovazione e infrastrutture. Sempre nella stessa ottica, sono state avviate negli ultimi anni molte collaborazioni per percorsi di formazione e capacity building, in collaborazione ad esempio con l’Università Supsi, con la Bocconi e con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

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