A 85 anni percorre ogni giorno 50 km in bici: «Vivo alla grande»

Valsolda La storia di Nencioni, colonnello della Finanza, stimato commercialista e pure matematico: «Mi tengo in forma»

C’è chi si distingue perché ha fatto qualcosa di particolare. E poi c’è Riccardo Nencioni, valsoldese di 85 anni, che cose particolari ne ha fatte ben più di una. Difficile scegliere da dove partire, ma lo si può fare dalle sue quotidiane imprese ciclistiche: ogni giorno si fa circa 50 chilometri in bicicletta, buona parte, ovviamente, in salita: «Salgo in Val d’Intelvi, in Cavargna o verso le frazioni della Valsolda – riferisce il diretto interessato – Percorro ogni anno 11/12 mila chilometri. Ho 85 anni suonati, sto bene e cerco di mantenermi in forma. La bicicletta è anche una passione che, da pensionato, ho sempre coltivato». Già questa impresa quotidiana meriterebbe ben più spazio, se non fosse che occorre darne alla doti di matematico che possiede tuttora questo ex tenente colonnello della Guardia di finanza: «Ho fatto l’accademia militare e una carriera nella Guardia di finanza – racconta Nencioni – Poi ho conseguito anche la laurea e per 32 anni ho fatto il commercialista. La mia passione è però sempre stata la matematica: ho lavorato per dodici anni a una formula che prende spunto dal teorema di Gauss, fino a perfezionarlo riuscendo in pochi secondi ad ottenere la somma separata in numeri pari e dispari per qualsiasi cifra da 0 ad infinito. Mi piacerebbe confrontarmi in merito con qualche addetto ai lavori».

Nel corso del suo lungo appassionante studio l’artefice si è permesso di escogitare una nuova modalità per risalire al quadrato di un numero: «Basta sommare tutti i numeri compresi fra 1 e il doppio del numero e si ottiene il suo quadrato – spiega con estrema semplicità – Ho una mente ancora lucida, per fortuna, e quando non vado in bicicletta mi piace metterla alla prova con numeri e formule».

Riccardo Nencioni, mente a dir poco eclettica, scrive anche poesie e si è aggiudicato, negli anni, diversi premi letterari; ma ne parla molto umilmente: «E’ una soddisfazione mia, che non ho mai preteso di esibire». Toscano d’origine, ha vissuto 38 anni a Mantova, dove stava anche un altro illustre valsoldese d’adozione, il dottor Enzo Pasotti, a lungo medico di base sul Ceresio, anche della famiglia Nencioni: «A Mantova ci si vedeva spesso – racconta ancora l’ex ufficiale ciclista – . Nel ’64 mi sono sposato con una valsoldese e nel Piccolo Mondo Antico mia moglie ed io abbiamo sempre mantenuto con lui un gran bel rapporto di stima e amicizia».

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