A “sorpresa” Poste chiuse due mesi. Clienti dirottati a Corrido. «È lontano»

Porlezza Polemica in paese per l’annuncio con poco preavviso, gli uffici riaprono il 5 aprile. Il sindaco: «Chiederemo di attivare come struttura sostitutiva per i cittadini quella di Cima»

Due mesi senza ufficio postale. La comunicazione, stando alle rimostranze dei cittadini, sarebbe arrivata all’ultimo momento, senza il necessario preavviso. «Per lavori infrastrutturali l’ufficio rimarrà chiuso dal 3 febbraio al 5 aprile – si legge su un foglio affisso all’ingresso – . La corrispondenza in giacenza sarà disponibile nell’ufficio di Corrido , aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato dalle 8.20 alle 12.45”.

«Che dire quando Poste Italiane, con un laconico avviso sulla porta comunica una chiusura di ben due mesi dell’ufficio del cosiddetto “paese capofila” del Ceresio senza alcuna previa comunicazione ?? – si chiede qualcuno sui social – . Siamo capofila semplicemente per dimensioni, perché per il resto il nostro ufficio non è affatto di esempio al alcuno».

Le lamentele, tuttavia, arrivano soprattutto per la scelta dell’alternativa in questo lungo periodo: «Il bello è che la posta in giacenza la troveremo non a Cima, ma a Corrido: una soluzione veramente comoda – aggiunge ironicamente l’utente –. La ciliegina sulla torta è che nemmeno Postamat sarà attivo in questi due mesi». Chi si sposta con i mezzi incontrerò inevitabili disagi per raggiungere l’ufficio di Corrido e c’è già chi si immagina le code nel giorno di ritiro delle pensioni.

«Probabilmente il locale è stato interessato da un cedimento strutturale – ipotizza qualcun altro – e sono indispensabili lavori urgenti». Come spiega Poste Italiane, invece, gli interventi previsto erano programmati da tempo e fanno parte del progetto Polis, con il quale l’Azienda si prefigge di favorire la coesione economica, sociale e territoriale e sostenere la crescita delle comunità periferiche rendendo facile ai cittadini l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione.

«Una volta conclusi i lavori, i cittadini di Porlezza avranno a disposizione maggiori servizi, senza doversi più spostare verso la città – si legge in una nota dell’ufficio stampa delle Poste – : in particolare la possibilità di presentare le istanze per la nomina di amministratori di sostegno, di ottenere certificati anagrafici e di stato civile e di richiedere il passaporto, oltre che di accedere alla banca dati unica del Ministero dell’interno».

Sulla scelta di Corrido come alternativa, l’Azienda risponde così: «Abbiamo valutato che fosse il miglior ufficio d’appoggio alla luce dell’esigua distanza, due chilometri».

L’Amministrazione comunale raccoglie il malcontento dell’utenza: «Non sono ovviamente di nostra competenza le decisioni – dichiara il sindaco, Sergio Erculiani – ma faremo pressioni affinché l’ufficio di riferimento provvisorio sia quello di Cima, decisamente più comodo per i nostri cittadini».

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