
Cronaca / Lago e valli
Domenica 23 Marzo 2025
Abusi ai nipoti: rinviato a giudizio lo zio
Il caso Udienza preliminare con i genitori dei ragazzi di 10 e 14 anni costituiti parte civile
Il processo
Il giudice dell’udienza preliminare Cristiana Caruso ha rinviato a giudizio un uomo di 52 anni residente sul lago, accusato di una serie di abusi sessuali ai danni di due nipoti che all’epoca dei fatti avevano meno di 10 anni e 14 anni. Nel corso dell’udienza, che si è tenuta in queste ore – al termine di un fascicolo di indagine che era stato coordinato dal pm Giuseppe Rose – i genitori dei due ragazzi si sono costituiti parte civile in rappresentanza dei figli, assistiti dall’avvocato Maurizio Passerini. L’imputato, che era stato colpito mesi fa da una misura cautelare e che ancora oggi è ai domiciliari, è stato invece rappresentato dai legali Alberto Zecca e Matteo Renato Sergi.
Di questa storia non possiamo fornire altri dettagli in merito all’uomo accusato delle molestie, questo a tutela dell’anonimato dei due minori. Il rinvio a giudizio deciso dal gup ha portato anche alla fissazione della prima udienza dibattimentale di fronte al Collegio di Como nel prossimo mese di novembre.
La storia, che questa settimana è approdata in Tribunale, risale a circa un anno fa quando la squadra Mobile su ordinanza del giudice delle indagini preliminari, aveva notificato la custodia cautelare agli arresti domiciliari ad un uomo residente sul lago cui venivano contestati abusi sessuali sui due nipoti, uno addirittura minore di 10 anni l’altro di 14 anni compiuti. Le denuncia era stata formalizzata dai genitori dei due fratellini, che nel mese di gennaio del 2023 avevano iniziato a raccontare quello che era accaduto con lo zio.
Il più grande, 14 anni, nell’estate del 2022 aveva riferito di essere stato palpeggiato. Il piccolino, in una audizione protetta, aveva riferito di abusi avvenuti in due distinte occasioni. Nella prima, dopo aver fatto un allenamento sportivo con lo zio, era stato molestato sul letto di casa e invitato poi a fare la doccia insieme. Il secondo episodio era invece avvenuto nel giorno di Natale 2022, quando il piccolino era andato a coricarsi in camera e lo zio l’aveva seguito, abusando di lui nonostante gli inviti del bambino a smetterla.
Proprio l’imbarazzo – stando a quanto riferito – sarebbe stato all’origine del ritardo con cui i ragazzini avevano raccontato quello che era avvenuto. Una storia raccolta dagli uomini della squadra Mobile di Como, comunicata alla Procura – che in questi mesi ha portato avanti la ricostruzione della vicenda – ed infine approdata sul tavolo del giudice che, accogliendo le richieste dell’accusa, ha rinviato l’uomo a giudizio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA