Accademica francese ritrovata sui monti: ha rischiato la vita. Era ferita a una gamba e in ipotermia

Plesio La donna 46 anni, era sparita giovedì mattina. Ha trascorso la notte all’addiaccio a 1.600 metri. Lamentava anche forti dolori alla schiena: forse è caduta

L’hanno ritrovata attorno ieri alle 17.30 in un valletto a quota 1.600 metri ben oltre il Rifugio Menaggio, sul versante che guarda verso Lugano.

Quando i tecnici della Stazione Lario-Occidentale e Ceresio del Soccorso Alpino l’hanno raggiunta, Soazig Dollet, 46 anni, docente universitaria parigina con una consolidata esperienza internazionale del mondo arabo, lamentava una ferita alla gamba oltre a forti dolori alla schiena e a uno stato di ipotermia.

Due elicotteri e il drone

Viste le premesse e le tante ore, notte inclusa, trascorse a quella quota all’addiaccio, la signora può considerarsi miracolata (peraltro si era allontanata senza alcun tipo di attrezzatura per la montagna), anche se ora le condizioni cliniche generali - che destano qualche motivo di preoccupazione soprattutto per quel che concerne la schiena - dovranno essere valutate in ospedale. L’hanno cercata da ieri mattina più di 50 soccorritori tra Soccorso alpino (con il capo-stazione Lorenzo Peschiera), Vigili del fuoco giunti in forze (Saf incluso) al campo base nella zona delle “Pianure” di Loveno (Menaggio), Protezione civile provinciale presente con 17 volontari senza dimenticare i due elicotteri - della Guardia di finanza (dotato di termocamera) e dei Vigili del fuoco - e l’unità cinofila dei “Lupi” di Maslianico. Impiegato pure un drone.

Sul posto anche i militari della Guardia di finanza della locale Compagnia con le operazioni di soccorso seguite passo dopo passo dai carabinieri della stazione di Menaggio. Cessato allarme dichiarato attorno alle 18 anche se le operazioni di recupero si sono protratte fino a tarda ora.

Secondo quanto è stato possibile ricostruire, Soazig Dollet, che a Parigi vive con l’anziana madre, si era allontanata giovedì mattina per una passeggiata in solitaria dal centro studi italo-tedesco di Villa Vigoni dopo aver partecipato a un convegno. Una volta ultimato il “check-out”, aveva lasciato i bagagli (tablet ed altri effetti personali inclusi) alla reception di Villa Vigoni.

L’avvistamento giovedì

Da lì poi si era diretta verso il centro storico di Loveno prima e verso Plesio poi, tanto che l’ultimo avvistamento - giudicato attendibile da forze dell’ordine e soccorritori - risaliva a giovedì pomeriggio in località “Tampìa” (Plesio), tra gli 800 ed i 900 metri di quota, seguendo nella prima parte dell’ascesa il corso del torrente Sanagra.

E proprio dal management di Villa Vigoni è giunto il primo allarme ai carabinieri, che hanno così iniziato le ricerche, allertando tutta la macchina operativa.

Nel contempo, per non lasciare nulla di intentato, i militari dell’Arma hanno contatto gli aeroporti e così gli ospedali, senza esito alcuno. Poi sono stati “triangolati” i possibili percorsi e grazie all’elicottero i tecnici del Soccorso alpino sono stati portati in quota. Alle 17.30 il ritrovamento.

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