Addio al campo di bocce dove giocava Adenauer

Griante: il capogruppo di minoranza contesta la scelta di cedere uno dei luoghi amati dal cancelliere tedesco. Il sindaco replica: «Decisione del ’97, lui era assessore»

«Memoria in fumo». Prende le mosse da qui il post con cui il gruppo d’opposizione “Griante Prima di Tutto” ha dato conto dello smantellamento “in via definitiva” del campo da bocce che fu del Cancelliere Konrad Adenauer, il “papà” della moderna Europa. «La proprietà che ha acquisito il terreno della Fondazione “Edgardo Flecchia” (Comune e parrocchia di Griante) ha cancellato per sempre uno storico ricordo quale era il campo da bocce ove il Cancelliere Adenauer si dilettava durante le sue frequenti e spassionate vacanze a Griante - ha rimarcato il capogruppo d’opposizione Norberto Fasoli. «E’ da intendersi che la nuova proprietà non ha alcuna responsabilità in merito - ha poi precisato lo stesso Fasoli - Se vi sono responsabilità, sono da attribuire a chi ha messo all’asta un pezzo importante della nostra storia, un pezzo di memoria che ora sarà vivibile solo grazie a quei pochi documenti fotografici rimasti».

Detto che il campo da bocce è esterno alla proprietà di Villa “La Collina” e dunque in alcun modo da non confondere con l’altro campo da bocce, che compare in numerose foto scattate durante i soggiorni a Griante del Cancelliere Adenauer, il capogruppo di “Griante Prima di Tutto” - in una nota inviata al nostro giornale - ha poi precisato che «se pezzi di storia o altro vengono tranquillamente messi all’asta o ceduti a privati non è perché ci troviamo di fronte ad atteggiamenti dispotici da parte di amministratori o vari enti, bensì perché è sempre meno l’interessamento e la sensibilità dell’opinione pubblica nei riguardi della vita pubblica e di tutto ciò che ha a che vedere con il sociale».

Pronta e piccata la replica del sindaco Pietro Ortelli. «Nulla di personale contro Norberto Fasoli, ma è bene ristabilire il giusto corso di questa vicenda che data la rilevanza internazionale del Cancelliere Adenauer valica i confini del nostro Comune» l’incipit della nota del primo cittadino in cui si legge che «la decisione di vendere tale appezzamento è stata presa all’unanimità dai membri del Consiglio della Fondazione, di cui sono presidente pro tempore».

Il tutto con una premessa di rilievo e cioè che «il 14 giugno 1997 l’Amministrazione, all’epoca in carica, aveva deliberato di dare in concessione il terreno con mappali “380” e “111” all’impresa “Giardino Felice Sas” di Griante. Tale decisione fu presa dalla Giunta comunale con delibera 14 e sottoscritta dal sindaco Massimo Ortelli e dall’assessore Norberto Fasoli, che oggi via social parla di Memoria in Fumo».

«Dopo la scadenza del contratto con la ditta “Giardino Felice Sas” abbiamo preso il possesso del terreno - si legge ancora nella nota a firma del sindaco Pietro Ortelli - Il nostro intento iniziale era quello di ripristinare il campo da bocce caro al Cancelliere Konrad Adenauer, dando corso anche allo spostamento della statua che oggi ricorda il Cancelliere davanti alla chiesa anglicana. Poi però, dopo aver effettuato un sopralluogo, abbiamo preso atto che del campo di bocce non v’era più traccia». Da qui «alla luce anche dell’interessamento dei confinanti e della necessità di far quadrare i conti della Fondazione si è assunta la decisione di vendere il terreno».

Pertanto «né l’Amministrazione della Fondazione Flecchia né gli eredi sia da parte del Comune che della parrocchia si sentono in alcun modo responsabili rispetto a quanto accaduto». (Marco Palumbo)

© RIPRODUZIONE RISERVATA