Aliscafi e catamarani ancora fermi

Navigazione Guasti e riparazioni tengono bloccati i mezzi veloci. Si pensa di utilizzare la “Freccia dei Giardini” arrivata da poco dal Verbano

Neppure oggi i mezzi rapidi (aliscafi e catamarani) della NaviComo torneranno a solcare le acque del lago, proseguendo così un digiuno - in fatto di collegamenti veloci da e per i Comuni rivieraschi - che dura ormai dal 22 luglio. La colpa non è dei detriti nel lago, che dopo la violenta ondata di maltempo erano finiti nel Lario: il problema è soltanto tecnico perché i quattro mezzi sono ko.

NaviComo sta lavorando contemporaneamente su quattro mezzi rapidi, ovvero gli aliscafi “Freccia delle Valli” (che per due volte ha lesionato le eliche) e “Lord Byron” e i catamarani “Città di Como” e “Città di Lecco”. Proprio quest’ultimo ieri sembrava essere ad un passo dal tornare abile ed arruolato, invece le ultime prove hanno dato esito negativo, facendo emergere - un ulteriore problema, tale non consentirne l’utilizzo.

La NaviComo - sempre in base a quanto si è potuto capire - ha così deciso, in realtà già da qualche tempo, di passare al “piano b”, vale a dire il varo e l’utilizzo del “Freccia dei Giardini”, l’aliscafo giunto dal lago Maggiore per dare manforte a una flotta in difficoltà. Una flotta che - nonostante gli interventi posti in essere dal personale del quartier generale di Tavernola e dalle aziende esterne (una delle quali sta intervenendo sul “Freccia delle Valli”) - mostra con evidenza il peso ed il logoramento di anni e anni di servizio.

Oggi pomeriggio, nel dettaglio, si saprà se il “Freccia dei Giardini”, che conta circa 170 posti a sedere, potrà essere utilizzato già da domani, dopo i collaudi e le prove cui è stato sottoposto. Per caratteristiche e struttura il “Freccia dei Giardini” è il “gemello” del “Freccia delle Valli”. L’altra possibilità, in una situazione molto complessa, , è rappresentato dal ritorno in pompa magna del “Voloire”, uno degli aliscafi simbolo della flotta della NaviComo, sottoposto ad un’importante operazione di “refitting” che ha interessato non solo la parte propulsiva, ma anche gli impianti di condizionamento nonché l’impianto luci e così gli arredi. Al momento non si conoscono però i tempi del possibile ritorno alla piena operatività.

Nel frattempo i disagi proseguono. Principalmente per i pendolari, che faticano a raggiungere e tornare dal posto di lavoro nel capoluogo. Al nostro giornale sono giunte dettagliate segnalazioni di bus della linea “C10” verso Menaggio già stracolmi subito dopo le prime due fermate, anche a fronte di ingombranti bagagli al seguito dei turisti. In più bisogna tenere conto delle temperature sopra i 30 gradi di questo scorcio del mese di luglio.

Pur essendo in essere una convenzione gratuita per l’utilizzo reciproco degli abbonamenti tra NaviComo e Asf, in tanti stanno comunque puntando sull’auto per raggiungere Como: soluzione comunque complicata, vista la situazione in centro a Como provocata dai lavori in via Borgovico.

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