Aliscafi fermi anche durante il weekend, per colpa dei detriti finiti nel lago

Dopo il maltempo Due mezzi sono stati riparati ma i servizi veloci saranno sospesi per tutto il fine settimana. Intanto anche l’Autorità di bacino ha emesso l’avviso di “cauta navigazione”

Pur a fronte di due mezzi rapidi - il catamarano “Città di Lecco” e l’aliscafo “Guglielmo Marconi”, quest’ultimo con due eliche fuori uso da martedì sera dopo un impatto con un tronco sotto il pelo dell’acqua - nuovamente abili e arruolati, il fine settimana che inizia oggi potrà contare sul sole come valido alleato (sono attese soprattutto domani temperature sopra i 20 gradi), ma non su aliscafi e catamarani.

La decisione

Ieri a metà pomeriggio NaviComo ha confermato la proroga della sospensione del servizio rapido «per impossibilità a navigare, a causa dei detriti presenti nel lago» - conseguenza diretta di quattro giorni di pioggia a tratti torrenziale - per tutto il fine settimana. A riprova di una situazione quanto al materiale trascinato nel Lario da fiumi e torrenti tutt’altro che sotto controllo, l’Autorità di Bacino ha emesso un avviso di “cauta navigazione” valido per tutto il bacino del Lario dovuto alla presenza di “detriti galleggianti” e allargato a tutti i natanti in transito.

Di certo si tratta di un disagio importante nel primo week end del mese di aprile per almeno due ordini di motivi. Anzitutto senza i mezzi rapidi - aliscafi in particolare - i tempi di percorrenza da e per il capoluogo si dilatano notevolmente, obbligando peraltro i pendolari che lavorano anche nel fine settimana a ricorrere all’utilizzo dell’auto e i turisti che vogliono raggiungere o tornare da Como a cercare fortuna sui bus di Asf, che - inevitabilmente - saranno al limite della capienza già dalle prime fermate.

Il tema dunque è serio e somma una situazione emergenziale imputabile questa volta al maltempo alle legittime necessità di chi ha scelto l’aliscafo o il catamarano di turno per ottimizzare i tempi di percorrenza, ricordando che le altri soluzioni via lago presenti - i battelli in primis - comportano tempi di percorrenza a misura di turista, ma non certo di pendolare o residente.

NaviComo ha fatto trapelare che una decisione circa una ripresa dei collegamenti rapidi verrà presa solo domenica pomeriggio. Decisione molto attesa anche dai tanti studenti che lunedì dovranno nuovamente raggiungere Como, specie dai Comuni dell’Alto lago. Nel contempo, oggi nel cantiere di Tavernola si lavorerà anche al ripristino delle eliche del “Freccia delle Valli”, che rappresenterà dunque il terzo mezzo rapido recuperato in tempi celeri.

Il capolinea

L’altra questione aperta riguarda non solo l’impossibilità di utilizzare gli abbonamenti della NaviComo sui bus di Asf, ma anche la necessità - divenuta impellente di fronte a questa nuova situazione di emergenza - di riportare il capolinea degli autobus diretti verso il lago e le valli adiacenti a Sant’Agostino evitando così a decine di lavoratori dei Comuni rivieraschi di dover percorrere la lunga tratta tra il pontile d’imbarco della NaviComo in piazza Cavour e il capolinea della stazione di Como San Giovanni (o le due fermate sottostanti). Tema questo che dovrà essere riaffrontato in tempi celeri.

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