Aliscafi sempre più in emergenza. E il catamarano è troppo lento

Tremezzina Il “Marconi” in acqua ieri sera dopo un giorno di stop. «Scommessa da vincere». Quaranta minuti in più per percorrere la tratta Como-Colico. Un mese gratis agli abbonati

Nel valzer dei mezzi veloci, in questo tribolato mese di luglio per i trasporti via lago, la NaviComo ha nuovamente arruolato con i crismi dell’urgenza il catamarano “Tivano”, dopo l’ennesimo fermo obbligato per l’unico aliscafo in servizio, il “Guglielmo Marconi”. Aliscafo ormeggiato martedì sera accanto ad un altro lungodegente, il “Lord Byron”, in quel di Villa Geno e che da ieri sera ha ripreso forzatamente a collegare il capoluogo con l’Alto lago. Lo ha comunicato a “La Provincia” poco dopo le 17 il direttore della NaviComo, Nicola Oteri, spiegando che «si tratta di una scommessa che dobbiamo fare».

E questo dà l’esatta dimensione della portata dell’emergenza che la NaviComo da tre settimane a questa parte sta affrontando alla voce “mezzi veloci”, con il “Guglielmo Marconi” per ben quattro volte fermo ai box.

La falla

Tanto che, come anticipato, martedì sera è stato nuovamente arruolato il catamarano “Tivano”, che per evidenti ragioni ha sicuramente tappato una falla nei collegamenti da e per il capoluogo, ma l’ha fatto accumulando importanti ritardi. Prova ne sia (l’hanno testimoniato praticamente in tempo reale alcuni pendolari al nostro giornale) che la corsa delle 19,15 in partenza da Como martedì sera è salpata con 37 minuti di ritardo, lasciando il capoluogo alle 19.52.

E così ieri mattina sempre il “Tivano” è arrivato a Como alle 8,15 al posto delle 7.30, quarantacinque minuti dopo l’orario previsto. Non ci sono colpe specifiche, considerato che - per sua stessa conformazione - il “Tivano” non può reggere il passo degli aliscafi. Certo è che il disappunto dei pendolari, che ormai sono costretti - loro malgrado - a tenere gli occhi ben fissi sugli annunci istituzionali della NaviComo ha ormai superato il livello di tolleranza.

Parziale consolazione

A parziale consolazione, considerato anche che molti pendolari hanno scelto l’auto e in quota minore i bus di Asf per raggiungere Como, ieri è arrivata attraverso il sito navigazionelaghi.it la conferma che «a tutti i titolari di un abbonamento mensile per il servizio rapido valido nel mese di luglio o di un abbonamento “Plus” annuale per il servizio rapido, comprendente nel periodo di validità, il mese di luglio, Navigazione accorderà una mensilità gratuita». E questo «in ragione dei disagi subiti per le sospensioni delle corse di linea».

Sul sito istituzionale della Navigazione Laghi viene poi riportato che il termine ultimo per presentare le richieste è fissato per il prossimo 30 novembre, anche se di sicuro la quasi totalità degli aventi diritto procederà in tempi celeri a richiedere quanto dovuto.

Freccia delle Valli

Tornando all’attuale situazione dei mezzi veloci, il direttore Nicola Oteri ha aggiunto un altro dettaglio di rilievo ovvero che «sinché non si riuscirò a dar corso ad una manutenzione programmata lunga tre settimane, il “Marconi” deve essere “rianimato” ogni tre-quattro giorni. Da qui i diversi stop di questi giorni. Il nostro piano è recuperare il “Freccia delle Valli”, a cui stiamo sostituendo i motori. Tornerà in acqua lunedì 31 luglio con i motori completamente nuovi. Dopodiché serviranno tutti i collaudi del caso. Contiamo di riportarlo nella piena operatività il 7 agosto».

Tutto questo ricordando che le esigenze di ridare corpo alla flotta veloce sono dettate non solo dal mese clou della stagione turistica, ma anche in prospettiva dalla ripresa il 12 settembre dell’anno scolastico.

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