Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 07 Agosto 2024
«Aliscafi vecchi. Noi pronti a gestire la Navigazione»
Il caso Lusardi, presidente dell’Autorità di bacino, interviene dopo la debacle dei mezzi veloci: «Sono gli stessi di quando andavo a scuola»
«Gli aliscafi in uso alla Navigazione sono ancora gli stessi di quando frequentavo io le scuole superiori a Como quasi cinquant’anni fa. Come possono ancora funzionare?». Partendo da questa considerazione il presidente dell’Autorità di bacino, Luigi Lusardi, fa una propria analisi della critica e deficitaria situazione della flotta dei mezzi rapidi che solca il Lario. In questo mese di luglio, per la verità, aliscafi e catamarani l’hanno solcato ben poco, con continui e inevitabili disagi per gli utenti e, di riflesso, anche per i passeggeri dei bus di linea, che hanno dovuto reggere l’assalto dei pendolari rimasti a piedi.
«Si è fatto spesso riferimento ai tronchi e ai detriti in acqua per giustificare lo stop dei natanti di linea – prosegue Lusardi – ma adesso è fin troppo evidente lo stato precario dei mezzi, per lo più vetusti. Non è ammissibile, a mio avviso, e passare un’estate così, con tutti i mezzi veloci a disposizione spesso fuori uso e l’utenza costretta a ricorrere ai bus di linea già stracarichi di turisti».
«Non è mia intenzione attribuire colpe ad alcuno in particolare – chiarisce il presidente dell’Autorità di bacino – ma è ormai provato che questo sistema non funziona più e occorre una netta inversione di rotta. Sono vent’anni che auspichiamo una regionalizzazione del servizio e ci diciamo pronti noi a gestirlo; il ministro Matteo Salvini si era detto concorde e confidiamo ancora in lui, anche se finora non è mai cambiato nulla e quest’anno siamo davvero in una fase molto critica».
«Alla luce dell’incremento del turismo degli ultimi anni sul Lario e del congestionamento della Regina è d’obbligo potenziale il servizio di trasporto d’acqua – insiste Lusardi – . Oltre a una flotta funzionante, bisognerebbe introdurre una navetta che, senza soluzione di continuità, faccia il giro completo del bacino per l’intera giornata con scalo a tutti i pontili. Molta gente eviterebbe così di usare l’auto, dando un po’ di sollievo alla strada statale, spesso al collasso non solo in Tremezzina». L’Autorità di bacino ha in vista anche un importante progetto per il recupero dei pontili della Navigazione non più attivi: «A breve inaugureremo il primo attracco automatico a Lierna – annuncia il presidente – . L’obiettivo è cercare di recuperare alla loro funzione i pontili dei piccoli paesi, da tempo in disuso per via dei costi del personale».
«Ma con un servizio di navigazione pubblico così deficitario - osserva infine Lusardi - ci chiediamo anche se abbia senso impegnarsi in questo direzione».
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