Cronaca / Lago e valli
Venerdì 06 Dicembre 2024
Altri tre incidenti in poche ore con i cervi:
«Fate attenzione»
Il caso Il comandante della polizia provinciale Marco Testa: «Scendono a valle per cercare cibo». E Coldiretti chiede un incontro con il prefetto
Ancora quattro incidenti con i cervi da inizio settimana, uno dei quali - lo abbiamo raccontato martedì - ha visto un giovane comasco centrato da una femmina di cervo lungo la Regina a Santa Marta in quel di Carate Urio.
Il comandante della polizia provinciale Marco Testa nel contempo ha dato conto di altri tre schianti, a Carlazzo sempre lungo la Regina, a Dizzasco lungo la provinciale 13 ed al Pian di Spagna in Alto lago oltre ad una cerva adulta del peso superiore al quintale bracconata a San Bartolomeo Val Cavargna.
La situazione
Nel dettaglio, a Carlazzo lo schianto è stato tra un’auto ed una femmina adulta di oltre 70 chili, mentre a Dizzasco un mezzo pesante (questa l’ipotesi in campo) ha investito una femmina di 90 chili, poi letteralmente dilaniata dall’impatto, tanto che si è reso necessario il pronto intervento del Comune per ripulire la sede stradale e l’area attigua all’incidente. Tracce dell’ungulato - questo dà la dimensione dell’impatto - sono state individuate anche in un giardino privato attiguo la provinciale. Nel novero degli impatti, sul territorio provinciale, figurano negli ultimi giorni anche sei volpi.
Aggiornando questa poco rassicurante contabilità, il comandante della polizia provinciale ha rinnovato l’appello alla massima prudenza alla guida, aggiungendo un dettaglio di rilievo e cioè che «bisogna acquisire consapevolezza che investire un cervo di determinate dimensioni può portare in dote conseguenze non solo per il veicolo, ma anche per il conducente. L’impatto con un ungulato come quello investito da Dizzasco, per citare un esempio di questi giorni, equivale ad uno schianto contro una barriera fissa. Riteniamo che sia stato un mezzo pesante a investirlo».
«Approfitto di quanto accaduto a Carate Urio - episodio che il vostro giornale ha raccontato con tutti i dettagli del caso - per rimarcare che è fondamentale prestare la massima attenzione alla guida, ancor più in questo periodo dove gli ungulati in quota sono scesi nel fondovalle alla ricerca di cibo, sommandosi a quelli già presenti in quelle zone».
I timori
Anche Coldiretti Como Lecco nelle ultime ore, in una seconda nota - dopo quella vergata a poche ore dall’impatto tra uno scooter e un cervo a Carate Urio - si è augurata “un Natale tranquillo sulle strade”. «È assurdo e preoccupante che automobilisti e motociclisti debbano guidare con la paura di restare coinvolti in incidenti provocati dalla fauna selvatica», la sottolineatura del presidente di Coldiretti Como-Lecco, Fortunato Trezzi, che nei giorni scorsi aveva rivolto un appello al prefetto Corrado Conforto Galli a riunire un Tavolo istituzionale per definire una strategia operativa contro questa autentica “invasione” di ungulati, che in dote sta portando un’escalation.
«Troppo poco si è fatto negli anni per arginare queste “invasioni” da parte di cervi, cinghiali e in generale della fauna selvatica - la chiosa di Trezzi -. La cronaca degli ultimi giorni ne rappresenta la più fedele cartina tornasole».
© RIPRODUZIONE RISERVATA