Altro attacco dei lupi sulle montagne di Garzeno: «Preso di mira il gregge di capre»

La testimonianza È accaduto l’altra sera nella zona dell’Alpe Gordia davanti ai pastori. E intanto gli allevatori della Valle Albano organizzano per l’8 giugno un presidio a Dongo

Tiene banco, ovviamente, l’attacco dei lupi all’Alpe di Ossuccio, dove tre esemplari (anche se la polizia provinciale non esclude che possa trattarsi di cani lupo cecoslovacchi) hanno circondato e morso un alpigiano (ne parlia,o diffusamente anche nell’articolo qui sotto), ma l’altro pomeriggio il temuto predatore è tornato ad affacciarsi ancora anche sulla montagna di Garzeno.

Dino Gestra e sua moglie Denise erano saliti, come fanno ogni sera, a radunare le capre al pascolo nei pressi dell’Alpe Gordia e, quando erano a un centinaio di metri dal gregge, gli animali hanno iniziato a muoversi nervosamente, come in preda al terrore.

L’attacco dei lupo: il racconto

«Il gregge si è diretto da una parte – racconta la moglie – e dietro abbiamo notato benissimo un lupo che lo rincorreva. Mio marito ha urlato per richiamare gli animali, ma il predatore non si è affatto impaurito. Allora ci siamo allontanati con un certo timore e, per quanto mi riguarda, non fatico a dire che si è trattato di un’esperienza davvero inquietante».

Ieri mattina i proprietari sono tornati sul posto e hanno trovato i resti di due loro capretti. Nei giorni precedenti, sempre sui pascoli in alta quota, erano già mancate almeno quattro capre a due allevatori diversi e uno di loro, Roberto Lanati, ha poi rinvenuto un suo capretto azzannato al collo e dilaniato. «Sono tutti episodi che ci sono stati segnalati – interviene il comandante della polizia provinciale, Marco Testa – . Proprio perché sappiamo che il lupo è presente, sarebbe opportuno evitare di lasciare animali al pascolo in montagna incustoditi. Negli ultimi decenni, soprattutto per le capre, si è diffusa questa usanza, che contravviene alle buone norme. Anche il progetto Life WolfAlps suggerisce delle regole di cui spesso gli allevatori non tengono conto. Ora più che mai – conclude Testa a questo proposito – è importante tenere custodite le greggi».

La petizione contro i lupi

Ma non ci si ferma alla semplice segnalazione di quanto sta avvenendo. Gli allevatori della Valle Albano, ne abbiamo riferito anche in occasione di un recente convegno, hanno costituito il comitato “Tutela delle persone e degli animali dai lupi” e nei Comuni del territorio, oltre che in bar, negozi e punti di ritrovo, tutti possono firmare la petizione da presentare a Regione Lombardia per chiedere contromisure adeguate: «Non abbiamo ancora un riscontro numerico preciso – riferisce Cristina Fraquelli, una delle promotrici dell’iniziativa – ma ci vengono richiesti di continuo nuovi moduli, a testimonianza che la petizione sta incontrando ampia condivisione».

E giovedì 8 giugno, giorno di mercato, il comitato di allevatori ha in programma un presidio a Dongo per sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere ulteriori firme. «La situazione è sempre più critica – commenta Lanati, altro lavoratore di Garzeno – . Siamo costretti a mobilitarci perché le istituzioni, finora, hanno fatto ben poco per tutelarci».

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