Cronaca / Lago e valli
Giovedì 09 Gennaio 2025
Ancora un incidente tra auto e cervo: «In un anno 350 scontri»
Sorico La statistica: nel 2024 si è registrata l’impressionante media di un sinistro al giorno
L’auto è in transito, il cervo sbuca all’improvviso sulla carreggiata e l’impatto è inevitabile.
È successo l’altra sera all’altezza della Poncetta, lungo il rettilineo fra Ponte del Passo e Nuova Olonio, decisamente il più a rischio da anni, per impatti con selvaggina.
Due sere prima, ancora lì, erano state coinvolte addirittura due auto; sempre in questa prima settimana di gennaio un’auto è finita contro un capriolo a Corrido e altri due incidenti sono avvenuti in territorio di Grandola. Ancora una volta, per fortuna, solo danni ai veicoli e conducenti illesi.
L’episodio
Il 2025, insomma è iniziato com’era finito il 2024. Nell’ultimo caso il cervo, un maschio subadulto, è rimasto sull’asfalto cosciente, ma con la zampe spezzate e gli agenti di polizia provinciale intervenuti l’hanno dovuto abbattere.
«Da segnalare anche il pericolo che persiste subito all’imbocco della Valeriana da Ponte del Passo, dove non è possibile posare le recinzioni elettrificate e grossi branchi attraversano regolarmente, a volte inseguiti da cani lasciai liberi – interviene Marco Testa, comandante della polizia provinciale – . È un inizio d’anno per nulla promettente. Il 2024 si era concluso con un numero di incidenti da selvaggina superiore ai 350, uno al giorno insomma, avvenuti per lo più lungo i rettilinei del Pian di Spagna e fra Grandola Carlazzo e Corrido».
«Siamo un po’ sopra la media degli anni precedenti – aggiunge Testa – e la fase più critica è proprio questa, a cavallo dell’inverno, quando molti capi scendono anche dai boschi nel fondovalle in cerca di cibo».
Non è affatto esagerato sostenere che fanno più selezione le automobili dei piani di abbattimento autorizzati, che sia nella riserva Pian di Spagna, sia a ridosso di quella del Lago di Piano prevedono un prelievo di 150 capi all’anno.
I timori
Come sempre, sui social, fioriscono i commenti di chi di dice esasperato dalla situazione: «Come al solito si aspetta che i scappi il morto prima di prendere provvedimenti seri – interviene un utente della frequentata pagina facebook “Viabilità statale Regina 340” – . Io mi chiedo perché i nostri amministratori, che transitano su queste strade, non si pongano il problema».
La competenza in materia, in realtà, è di Regione Lombardia e i piani di prelievo devono essere avallati da Ispra.
Il comandante della polizia provinciale, tuttavia, batte il chiodo sulla velocità: «Gli incidenti avvengono soprattutto in orario notturno, quando ci sono meno auto in transito e la loro velocità tende ad essere più elevata – rimarca ancora Marco Testa – Eppure c’è un’adeguata segnaletica e all’altezza della centrale elettrica di Grandola i segnalatori avvisano addirittura della presenza di animali nei pressi della carreggiata».
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