
Cronaca / Lago e valli
Mercoledì 26 Febbraio 2025
Anziani maltrattati: 74 casi in due mesi
Dizzasco Le telecamere dei carabinieri sono state accese alla casa di riposo dal 22 novembre a fine gennaio
Dizzasco
Settantaquattro atti di maltrattamento appuntati in appena due mesi e racchiusi nelle sei ipotesi di reato. Scene comprese nel breve spazio di tempo che porta dall’inizio delle riprese video all’interno della casa di riposo di Dizzasco finita al centro della bufera – era il 22 novembre del 2024 – fino alla fine di gennaio. Un ritmo, francamente impressionante, di almeno due presunti maltrattamenti al giorno monitorati minuto per minuto dai carabinieri della Compagnia di Menaggio che stavano indagando su quanto era stato segnalato da un ex operatore della struttura.
Emergono i primi retroscena in merito alla brutta storia dei sette dipendenti della Rsa “Sacro Cuore” di Dizzasco arrestati lunedì dai militari della stazione dei carabinieri di Centro Valle Intelvi con il supporto dei colleghi del Nucleo Investigativo di Como. Le accuse parlano principalmente di maltrattamenti in concorso ai danni di cinque ospiti, tre donne e due uomini.
Custodia cautelare
L’ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice Massimo Mercaldo, ha colpito operatori socio assistenziali, due dei quali sono finiti in carcere mentre gli altri ai domiciliari. La differenza tra una posizione e l’altra è principalmente connotata dalla frequenza e dalla gravità degli episodi che il pm Alessandra Bellù ha elencato uno dopo l’altro, con un ritmo che toglie il fiato. In carcere sono finiti Evelina D’Amico, 44 anni di Centro Valle Intelvi, e Fabrizio Violetti, 50 anni di Corrido. Secondo quanto viene contestato dall’accusa, avrebbero messo in fila 29 episodi in coppia di presunti maltrattamenti contro quattro diversi anziani della Rsa (tutti racchiusi in una ipotesi di reato in concorso), mentre alla sola donna vengono aggiunti altri 11 atti.
Le restanti contestazioni sono invece state suddivise tra gli indagati ai domiciliari, ovvero Guglielmo Bruzzo, 33 anni di Argegno, Paola Garbagnati (Moltrasio, 48 anni), Sabrina Codara (44 anni, Schignano), Milena Faverzani (51 anni, di Centro Valle Intelvi) e infine Florentina Florea, 44 anni residente a Dizzasco.
Le indagini
Le telecamere collocate dai carabinieri avevano iniziato a riprendere il 22 novembre, e già il giorno dopo avevano documentato due episodi di maltrattamento. Scene che si ripetevano nelle stanze che ospitavano i cinque anziani quasi a cadenza giornaliera, arrivando a totalizzare il numero impressionante di 74 registrazioni annotate dagli inquirenti. Episodi che sono poi stati compresi, suddivisi a seconda dei sospettati, nelle sei ipotesi di reato contenute nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita all’alba di lunedì.
Vista la frequenza dei fatti, le vittime tendevano a coprirsi il volto prima di essere colpiti. Immagini che hanno finito con il documentare schiaffi, calci sugli stinchi, botte sul capo, insulti di ogni tipo e auguri di morte, capelli strappati, polsi legati, asciugamani premuti sui volti e altro ancora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA