Auto contro cervi, numeri da paura tra lago e Valle Intelvi

Venti segnalazioni nel giro di due settimane e in una zona sempre più vasta, scatta l’allarme. Dall’Alto Lario alla statale Regina fino a Camnago Volta di Como: la mappa delle strade più pericolose

È un allarme in piena regola quello lanciato dal comandante della polizia provinciale Marco Testa che raccomandando «la massima prudenza alla guida» ha dato conto di una ventina di impatti con ungulati - cervi in primis, ma anche caprioli - nelle ultime tre settimane, con una media di un incidente ogni ventiquattro ore negli ultimi sedici giorni. Tanto che lo stesso comandante Testa ha parlato di “impennata” di impatti stradali.

Un dato cui peraltro vanno aggiunti anche gli ungulati (almeno cinque) recuperati senza vita dopo quelli che la polizia provinciale rubrica come “dirupamenti” ovvero come cadute accidentali da spuntoni o salti di roccia.

«I punti sono in larga parte quelli già noti. Cito il tratto di Regina a Grandola ed Uniti in corrispondenza della centrale Enel e in generale il tratto tra Croce di Menaggio e Carlazzo. E così va annoverato il tratto di provinciale 13 in corrispondenza del distributore di carburante di Castiglione d’Intelvi (Centro Valle Intelvi), dove la scorsa settimana abbiamo recuperato l’ennesimo cervo morto a seguito di un impatto con una vettura - rimarca Marco Testa - Cito anche la zona del Pian delle Noci tra Lanzo e Pellio d’Intelvi. Aggiungo che il pericolo si è allungato sino alle porte di Como, nella fattispecie Camnago Volta. Investimenti sono stati registrati anche nel Triangolo Lariano tra Barni, Magreglio e la provinciale 40 tra Erba e Canzo. Massima attenzione dunque transitando in questi tratti stradali, a fronte anche di giornate più corte e di ungulati che si muovono già con le prime ombre della sera».

Il perché di questi numeri così importanti - stando all’analisi di dettaglio della polizia provinciale - è da ricondurre al fatto che ai tanti ungulati presenti nelle zone di fondovalle si sono aggiunti anche quelli che con le temperature rigide e il sale stradale ricomparso con la colonnina in picchiata hanno scelto di spostarsi a quote più basse.

I livelli di prudenza e attenzione vanno dunque innalzati non solo lungo le provinciali del territorio, ma anche sulla statale Regina, dove l’altra sera via social un automobilista in transito a tarda ora segnalava la presenza di cervi sulla sede stradale addirittura nel tratto tra Colonno e Lenno. Il problema di fondo è che gli spostamenti notturni - con un minor numero di ore di luce - sono aumentati, amplificando così il rischio sicurezza. Peraltro anche il Basso Lario, nel tratto tra Brienno e Moltrasio, è da tempo sotto la lente. (Marco Palumbo)

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