Battello cancellato senza alcun preavviso: la protesta di due turiste

Navigazione La disavventura di due comasche in gita. Al momento del ritorno da Menaggio la brutta sorpresa: «Avevamo il biglietto, quanta fatica per tornare a casa»

Non esattamente una gita da ricordare, per una famiglia comasca, costretta a confrontarsi con un battello cancellato senza spiegazioni e con informazioni fornite con il contagocce. Al punto che, delusi ed arrabbiati, hanno voluto testimoniare il loro disagio, non propriamente degno di una delle “capitali” del turismo comasco. Davvero un’estate complicata per navigare sul lago di Como, soprattutto per quanto riguarda la flotta a disposizione della società di gestione, spesso vecchia e soggetta a mille guai.

Il racconto

Rina Arnaboldi e Serena Rigamonti, residenti in un paese del Comasco, raccontano a La Provincia la loro disavventura: «Lunedì abbiamo deciso di trascorrere una giornata da turiste, facendo una visita a Menaggio con l’intento anche di vedere, sulla strada del ritorno, l’approdo di San Giovanni di Bellagio. Alle 8,40 abbiamo quindi preso il traghetto da Bellagio a Menaggio e abbiamo acquistato anche il biglietto delle 11 per il rientro a San Giovanni. Quando siamo arrivati al molo per prendere il battello di ritorno, abbiamo visto che era stato annullato, senza alcun preavviso. Abbiamo chiesto ai dipendenti della Navigazione il perché della sospensione del battello e c’è stato risposto: «Sono battelli vecchi, non possiamo aggiustarli con lo scotch». Una risposta che ci ha lasciate basite».

Serena Rigamonti abita a Bellagio, quindi conosce bene le tratte di collegamento con la “Perla del Lario”: «Abbiamo deciso di prendere il traghetto delle 11,23 che però non fermava a San Giovanni ma a Bellagio, rinunciando alla visita alla frazione. Faccio notare che i parcheggi a Bellagio sono a pagamento e quindi già un ritardo di 20 minuti ci poteva costare una multa. Peraltro se avessimo avuto la macchina a San Giovanni ci sarebbe toccato fare un lungo tratto a piedi, fortunatamente c’eravamo premuniti per ogni esigenza. In ogni caso volevamo salire sul battello delle 11,23 che fermava a Bellagio e andava poi verso Como. Ma gli operatori della Navigazione ci hanno più volte detto che quel battello non fermava a Bellagio, probabilmente perché volevano prioritariamente far salire chi andava a Como».

Disagio

Serena Rigamonti però a Bellagio vive e conosce le tratte: «Conosco perfettamente la tratta, non sono una straniera e ho fatto valere le mie ragioni anche in considerazione del biglietto pagato per il traghetto delle 11 verso San Giovanni, poi annullato, e del disagio creato anche con il rischio di essere multati. Alla fine ci hanno fatto salire sul battello delle 11,23 che fermava effettivamente a Bellagio. Fortunatamente arrivati a Bellagio non c’era alcuna multa sull’auto. Faccio anche notare che ci eravamo preparati con una macchina a Bellagio e una San Giovanni per ogni evenienza ma che se fossimo scese a Bellagio senza questo accorgimento saremo dovute rientrare a San Giovanni sotto il temporale che, per ironia della sorte, si è scatenato in quel momento. In ogni caso ci sembra un trattamento davvero assurdo quello che ci è stato riservato». I problemi legati alla flotta, del resto, sono ben noti e più volte raccontati su queste colonne, spesso indipendenti dalla volontà dei vertici dell’azienda.

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