Bellagio, c’è lo sciopero dei battelli
«E io porto gratis gli studenti»

Il gesto del titolare di un’azienda di trasporto turistico sul lago. «Il mio mezzo era fermo, li ho portati a Menaggio». Il grazie dei genitori

Dice che il suo è stato un gesto spontaneo, per evitare che i ragazzi perdessero ore di lezione a causa di uno sciopero. E così ha messo a disposizione il suo battello turistico (da 150 posti) per trasportare gli studenti da Bellagio a Menaggio in occasione dell’astensione del lavoro da parte degli operatori del servizio pubblico.

E adesso i genitori dei ragazzi hanno voluto rendere pubblicamente merito a Cristian Ponzini, titolare del Bellagio Boart Servide per il bel gesto effettuato.

È accaduto (in silenzio) all’inizio di novembre e si sarebbe ripetuto anche venerdì scorso, 29 novembre, in occasione dello sciopero generale. Ma all’ultimo momento, come è noto, sono cambiati gli orari dell’astensione e la disponibilità del battello non si è resa necessaria.

I genitori dei ragazzi  trasportati da Bellagio Boat Service di Cristian Ponzini, come detto, non nascondono il loro apprezzamento. E lo fa, a nome di tutti, Manuele Beretta: «In occasione dell’8 novembre quando c’è stato un primo sciopero del trasporto pubblico, conoscendo Cristian Ponzini, abbiamo avuto l’idea di chiedere la disponibilità di un battello per portare i nostri ragazzi da Bellagio alle scuole di Menaggio. Ponzini si è subito detto disponibile a realizzare il trasporto, così ha garantito la frequentazione delle scuole ai nostri figli». E, particolare non proprio secondario, l’ha fatto gratuitamente.

Lo storico pescatore bellagino, gestore anche del Lido, si era detto disponibile al trasporto anche lo scorso 29 novembre: «Quando abbiamo saputo dello sciopero del 29 ci siamo rivolti nuovamente a Cristian - aggiunge Manuele Beretta - In breve tempo ha dato la sua disponibilità, poi i cambi dell’orario dello sciopero hanno permesso ai ragazzi di muoversi tranquillamente con i mezzi pubblici, in totale in questa seconda occasione erano una trentina gli alunni interessati. Gran parte delle superiori e qualcuno delle medie. D’altra parte ci troviamo anche a dover ragionare con degli scioperi decisi un giorno per quello successivo, in un sistema di trasporto già complicato».

Cristian Ponzini, il barcaiolo generoso, ribadisce la sua disponibilità anche per quanto riguarda il futuro. E a chi gli domanda la ragione del suo gesto risponde senza esitare. «Nelle due occasioni mi sono immediatamente reso disponibile anche perché lo studio è un diritto e un dovere. Non dobbiamo far passare il messaggio che uno sciopero permette di non prendere parte alle lezioni». (Giovanni Cristiani)

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