Bellagio come Venezia: ecco le limitazioni per un turismo sostenibile

Il caso Fanno discutere i divieti introdotti dalla giunta compreso il divieto di fumare all’aperto sotto i portici. Il sindaco: «Vogliamo dare un’accoglienza sostenibile»

Non solo il numero massimo di 25 persone per i gruppi, di cui abbiamo riferito nell’edizione di ieri. Sono diverse le limitazioni inserite nel nuovo “Regolamento di polizia urbana” di Bellagio, finalizzate a rendere la “perla del Lario” sempre più turisticamente sostenibile.

E il paragone con Venezia, che cerca di frenare l’assalto sfrenato alle sue bellezze, ha sempre più senso. Si va dalle norme per il decoro a scelte decisamente più complesse, come il divieto di fumare all’aperto nelle zone in cui ci sono assembramenti: i parchi comunali, l’area dei portici, le code per gli autobus e l’area della Navigazione.

Il nuovo regolamento comunale - 23 pagine fitte - definisce tantissime situazioni, quasi un centinaio, alcune delle quali anche divertenti: come il divieto a salire sugli alberi o sui monumenti, al divieto di abbandono di velocipedi e monopattini, a quello di rimanere a torso nudo o in costume da bagno sul Lungolago Europa, al divieto di bere o mangiare in Borgo, al divieto di pescare a quello di detenere cani senza guinzaglio, per una quindicina di razze, al divieto di fare pubblicità e molto altro.

Il sindaco Angelo Barindelli non si scompone di fronte alle critiche che inevitabilmente arriveranno e difende queste scelte: «Il regolamento di polizia urbana prevede una serie di disposizioni legate al decoro e alla fruibilità del paese che vanno dal divieto di utilizzare fiori di plastica a quello di mangiare sulle scalinate, al divieto di fumo sotto i portici, nei parchi, nelle fermate del bus e della navigazione».

Una serie di indicazioni ritenute dal sindaco di civile convivenza: «Mi sembrano prescrizioni logiche per tutelare la salute delle persone, l’ordine del paese, il suo decoro e la convivenza civile. Non vedo motivo di divisione».

Il primo cittadino difende anche la norma legata ai gruppi e criticata dalle guide turistiche. I gruppi a Bellagio da quest’anno possono essere composti da un massimo di 25 persone, le guide lamentavano una scarsa informazione: «Credo sia una scelta logica, se un gruppo con una guida con il bastone e la bandierina è composto da 50 persone crea impedimenti al passaggio sia pedonale che veicolare. Le strade del Borgo sono decisamente strette, serve un minimo di buon senso anche in questa direzione».

Il sindaco confuta le lamentele partite appunto dalle guide di Mondo Turistico: «Nel consiglio comunale in cui era in approvazione il regolamento era presente il presidente di PromoBellagio – riprende Barindelli - Mi sembra onestamente un regolamento che non crea particolari problemi e non ne ha creati. Considerando anche quanto detto dal comandante della polizia locale: ad oggi non sono state elevate sanzioni. Si sta facendo informazione, le guide comunque conoscono la situazione. Si deve trovare un punto di equilibrio per rendere meno disagi possibili alla comunità e permettere comunque di lavorare alle persone».

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