Bellagio, il ristorante Silvio chiude dopo 105 anni: «Nel nostro lago non c’è più pesce»

La decisione Cristian Ponzini ha scelto di destinare il noto locale di Loppia solo ad albergo. «Non possiamo offrire un servizio continuativo ai clienti»

Finisce un’epoca con la chiusura dopo 105 anni del ristorante Silvio a Loppia che diventerà unicamente un albergo, finisce un’epoca per Bellagio ma finisce un’epoca anche per il lago di Como nelle parole di Cristian Ponzini a questo punto ultimo titolare dello storico locale che motiva la decisione soprattutto «per le difficoltà di mettere in tavola il pesce del nostro lago».

Ponzini nonostante l’ancora giovane età è un’istituzione per Bellagio e per il lago con la sua gestione del Lido, la flotta di navigazione, il suo essere pescatore ed entra a gamba tesa sul discorso legato al pescato di lago: «Chiudo Silvio perché non c’è più pesce di lago. Non si può continuare a proporre un ristorante di lago se manca il pesce in modo continuativo. Abbiamo un grosso problema per quanto riguarda il Lago di Como legato alla pesca e alla sua gestione, la condotta in questo momento non è più plausibile e non si fa niente per intervenire in qualche modo».

«Già 23 anni fa avevo proposto le gabbie galleggianti per la coltura del pesce che ritenevo l’unica via per il futuro del lago. Avevamo tentato questa sperimentazione, ma tutto si era poi arenato. Dopo tutto questo tempo ci troviamo senza pesce di lago e senza la certezza della materia prima un ristorante di pesce di lago non può che chiudere».

Da qui la decisione dell’erede della famiglia che nel 1919 ha fondato con il bisnonno Silvio Ponzini il ristorante poi condotto da Italo Ponzini e dal padre di Cristian, Silvio Ponzini, scomparso nel 2012: «In realtà del ristorante si parla già nel 1883 ma ufficialmente la data di apertura è il 1919. La decisione da parte mia è stata sofferta, ci abbiamo pensato bene, ma non ci sono le condizioni per continuare, non c’è la possibilità di avere un serio approvvigionamento di pesce e il turismo è cambiato in questi anni».

È una decisione definitiva? «Definitiva certo, ci sono troppe problematiche in questo momento e non si può proseguire in questa direzione. Silvio diventerà solo un albergo con le sue 21 stanze mentre i volumi della cucina e della sala vedremo come impiegarli, per ora faremo una zona per la colazione e di meditazione poi faremo altre valutazioni nel caso».

Ponzini è conosciuto anche come pescatore e viene difficile pensare che continui nella professione senza un ristorante: «In realtà su questo aspetto non ho ancora deciso, nella mia testa sono ancora un pescatore vedremo cosa succederà nei prossimi mesi».

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